La pazienza di S. Filippo
Filippo, per le grandi fatiche che ebbe a sostenere, cadde frequentemente infermo, e in tali occasioni dimostrò sempre una grande pazienza, fino all’eroismo. Non si perdette d’animo ed anche patendo acerbi dolori ebbe la forza di dire: Non sono degno di ricevere dal Signore tribolazioni e travagli!
3 Gloria
Maggiormente apparve la pazienza di Filippo nel tollerare le ingiurie, le contrarietà e le persecuzioni, cui fu tante volte soggetto. Non solo patì scherni, critiche e offese da gente a cui la sua vita onesta e intemerata era di molestia, ma anche da personaggi di riguardo che avrebbero dovuto giudicarlo in ben altra maniera. In tali occasioni a somiglianza di Giobbe, accettava le offese e benediceva il Signore.
3 Gloria
Filippo non solo accettava le avversità recategli dagli uomini, ma con vero spirito evangelico, ricompensava con benefici coloro che lo avevano danneggiato e pregava per il loro ravvedimento, che non di rado ottenne. Perciò si diceva dai suoi contemporanei: Al Padre Filippo si può dire o fare ingiuria ma egli non si turba mai!
3 Gloria
O nostro Santo protettore, che ci insegnaste con le parole e con l’esempio, che le offese e le persecuzioni ad altro non debbono servire che a rafforzarci nell’amore di Dio, impetrateci la grazia di imitarvi. Cosicché, sapendo frenare i nostri impeti di carattere e moderando le nostre espressioni, possiamo comportarci con quella cristiana urbanità e con quel dominio di noi, che ci ottiene dal Signore la grazia di esser fedeli allo spirito che Gesù ci ha insegnato nel Vangelo.
(P. Gaetano Angilella, Novena in onore di S. Filippo Neri, Roma 1962)