Dell’Umiltà di S. Filippo
Filippo era così umile, che fu necessario un comando del suo confessore per deciderlo ad accettare l’ordinazione sacerdotale. Fu inoltre così contrario ad ogni onore, che, non solo replicatamente ricusò dignità ed anche la porpora cardinalizia, ma neppure volle essere chiamato fondatore della Congregazione dell’Oratorio , dicendo che di tutto era stata autrice la Madonna.
3 Gloria
Filippo, benché ben noto per le opere sue, e ritenuto da molti per santo, e stimato da personaggi ecclesiastici e laici e dagli stessi pontefici, dei quali alcuni giunsero anche a baciargli le mani, si considerava ugualmente un grande peccatore e andava ripetendo. Povero me! Non ho fatto bene alcuno!
3 Gloria
La pratica dell’umiltà portò Filippo, non solo a rifiutare gli onori, ma persino a nascondere le sue doti intellettuali e morali, preferendo farsi stimare uomo dappoco e stolto, accettando disprezzi e mortificazioni.
3 Gloria
O umilissimo Santo, che volendo in pieno imitare Gesù aborriste dalle lodi degli uomini, accogliendone invece il disprezzo e le derisioni, fateci comprendere il valore di una vita raccolta e spirituale, e valutare ogni mansione anche la più modesta e vile. Imprimeteci nell’intelletto una giusta valutazione di ciò che il mondo ritiene grande, considerando invece la vera grandezza dei valori dello spirito, che soli ci fanno conquistare il premio eterno, dimodochè amiamo l’umiltà di cuore che è l’unico mezzo che ci rende grati al Signore.
(P. Gaetano Angilella, Novena in onore di S. Filippo Neri, Roma 1962)