Oratorio in musica a Roma

Il P. Procuratore Generale presiede l’Oratorio in musica che si tiene in S. Maria in Vallicella nell’ambito delle iniziative dell’Oratorio Secolare. Il testo che accompagna la riflessione odierna è “Giusto!” di Giovanni Donna d’Oldenico, recitato dalle voci di Stefano Mondini – Aurora Mascheretti – Cristina del Sordo – Carolina Zaccarini – Rosario Tronnolone. Le musiche (Grieg – Barber – Vivaldi – Williams) sono eseguite dalla Accademia Musicale San Pietro, diretta dal M° p. Pier Paul, Magister della Venerabile Cappella Giulia.

Il P. Procuratore Generale, che al termine saluta i presenti, introduce l’incontro con queste parole:

Carissimi Amici,

questo incontro dell’Oratorio ci trova in cammino verso la Pasqua. 
Il tempo santo della Quaresima scorre veloce, come ogni altro, ma ci colma di fiducia: “Dies venit, dies Tua – canta la Liturgia – per quam reflorent omnia”: viene il giorno, Signore, il Tuo giorno, in cui tutto rifiorisce! I testi che questa sera ascolteremo e i momenti musicali che li abbracciano ci accompagneranno in questo cammino della fiducia e del desiderio di vita nuova.

L’incontro di questa sera – non diversamente dai precedenti, ma con una più evidente sfumatura – ci farà rivivere gli inizi dell’Oratorio, quando Padre Filippo e i suoi amici si “raccontavano” il Vangelo narrando le vite dei santi.
Anche noi ascolteremo un racconto, attraverso alcune pagine di “Giusto”: una storia di santi “dove nessuno è chiamato per nome. Tanto, di che si parla, è chiaro per tutti. Forse”, come scrive l’autore.

Giovanni Donna d’Oldenico, con rara sensibilità, con afflato poetico e con il sano realismo che sempre sostanzia la poesia cristiana – la poesia di chi crede nella reale Incarnazione di Dio – ci conduce, attraverso questi brani, a contemplare l’esperienza di un “lui” che è Giuseppe, l’uomo a cui Dio affidò sulla terra quanto aveva di più caro. E in relazione a Giuseppe, il Giusto, anche la ineguagliabile avventura di “lei”, la sua sposa vergine, Maria, madre del Signore; legati entrambi, con vincolo di amorosa dedizione, al mistero di un Amore misericordioso che non è un’Idea, ma un “Lui” anch’esso: Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio fatto uomo, la Salvezza donata a chiunque la voglia accogliere.

Entriamo dunque, in punta di piedi, nella casa dove l’Uomo-Dio ha voluto condividere in tutto la nostra storia: vi troviamo “lui” – Giuseppe – che sta morendo, giunto al termine del suo cammino terreno; e vi troviamo “lei” – Maria – che a qualunque costo deve trovare il Figlio, partito da Nazareth per la sua missione, ed esce quindi da quella casa per andare a cercarlo, lasciando una parente a vegliare il Giusto: la cognata di Giuseppe, che gli fa compagnia nell’attesa che ritornino, per raccogliere il suo ultimo respiro, coloro a cui “lui” ha dedicato l’intera sua esistenza. 

Saremo i testimoni privilegiati dei momenti in cui Giuseppe racconta l’esperienza che Dio gli ha donato e che egli ha vissuto nella fatica dei giorni; e saremo testimoni di uno degli incontri che Maria farà, nel suo cammino alla ricerca di Gesù: persone che “Lui” ha incontrato e a cui ha cambiato la vita. 

La musica sottolineerà il clima caldo, intimo, delle cose importanti, quelle che possono esser dette solo sottovoce: il clima che si respira in queste pagine di Giovanni Donna d’Oldenico.