AUGURI DI BUON NATALE

Il Santo Padre Francesco, negli auguri alla Curia Romana per questo Natale 2019, nel suo articolato discorso cita più volte il Santo Cardinale Newman. Vorrei, per i nostri auguri natalizi, riproporre lo stralcio di queste parole del Papa.
«Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,34-35). Qui, di fatto, Gesù non ci chiede di amare Lui come risposta al suo amore per noi; ci domanda, piuttosto, di amarci l’un l’altro con il suo stesso amore. Ci domanda, in altre parole, di essere simili a Lui, perché Egli si è fatto simile a noi. Il Natale, dunque – esorta il santo Cardinale Newman –, «ci trovi sempre più simili a Colui che, in questo tempo è divenuto bambino per amor nostro; che ogni nuovo Natale ci trovi più semplici, più umili, più santi, più caritatevoli, più rassegnati, più lieti, più pieni di Dio». E aggiunge: «Questo è il tempo dell’innocenza, della purezza, della dolcezza, della gioia, della pace».

Albrecht Dürer, Altare Paumgartner, Alte Pinakothek di Monaco di Baviera (1496-1504)

Il nome di Newman ci ricorda anche una sua ben nota affermazione, quasi un aforisma, rintracciabile nella sua opera Lo sviluppo della dottrina cristiana, che storicamente e spiritualmente si colloca al crocevia del suo ingresso nella Chiesa Cattolica. Dice così: «Qui sulla terra vivere è cambiare, e la perfezione è il risultato di molte trasformazioni». Non si tratta ovviamente di cercare il cambiamento per il cambiamento, oppure di seguire le mode, ma di avere la convinzione che lo sviluppo e la crescita sono la caratteristica della vita terrena e umana, mentre, nella prospettiva del credente, al centro di tutto c’è la stabilità di Dio.

Per Newman il cambiamento era conversione, cioè un interiore trasformazione. La vita cristiana, in realtà, è un cammino, un pellegrinaggio. La storia biblica è tutta un cammino, segnato da avvii e ripartenze; come per Abramo; come per quanti, duemila anni or sono in Galilea, si misero in cammino per seguire Gesù: «E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono» (Lc 5,11). Da allora, la storia del popolo di Dio – la storia della Chiesa – è segnata sempre da partenze, spostamenti, cambiamenti. Il cammino, ovviamente, non è puramente geografico, ma anzitutto simbolico: è un invito a scoprire il moto del cuore che, paradossalmente, ha bisogno di partire per poter rimanere, di cambiare per potere essere fedele.

Il Padre Procuratore Generale, in comunione con il Papa e con la Chiesa in tutto il mondo, rivolge a tutti e a ciascuno i più sinceri e cordiali Auguri di un Santo Natale nel Signore. Il bimbo che nasce rinnovi nel profondo il cuore di ciascuno di noi e infonda pace, luce, tenerezza e amore.

In Domino et in San Philippo Neri
P. Michele Nicolis C.O.
Procuratore Generale