Il P. Procuratore Generale partecipa in S. Maria in Vallicella, nel 49.mo anniversario della elezione del servo di Dio Paolo VI, alla S. Messa della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) ed alla successiva presentazione del libro di Fulvio De Giorgi – In dialogo su Mons. Montini: Chiesa cattolica e scontri di civiltà nella prima metà del Novecento – che si svolge nella Casa Vallicelliana con interventi del prof. Giovanni Maria Vian, Direttore de L’Osservatore Romano, e dell’autore, Docente di Storia della Pedagogia presso l’Università di Modena-Reggio Emilia.
Nel salutare i presenti, e in particolare l’Assistente Nazionale della FUCI, P. Michele Pischedda, C.O. che presiede la celebrazione, il P. Procuratore Generale sottolinea la presenza di Mons. Giovanni Battista Montini in “Chiesa Nuova” e nella stessa Comunità oratoriana di Roma.
«Cresciuto a Brescia nella stretta relazione che la sua famiglia aveva con i PP. Filippini della “Pace”, Giovanni Battista Montini testimoniò il suo amore per l’Oratorio nell’amicizia costantemente coltivata con eccezionali figure della Congregazione bresciana: P. Giulio Bevilacqua da lui creato Cardinale nel 1965; P. Ottorino Marcolini, a cui affidò, tra gli altri segni di considerazione, la costruzione del quartiere di Acilia, per i baraccati della periferia romana, in occasione dell’Anno Santo 1975; P. Carlo Manziana, nominato Vescovo di Crema, al quale Paolo VI indirizzò sempre parole affettuosissime ed espressioni di grande stima. Fu intenso e filialmente devoto il rapporto di Giovanni Battista Montini-Paolo VI soprattutto con il P. Paolo Caresana che fu Preposito dell’Oratorio di Brescia ed ebbe parte notevole, accanto a P. Gemelli e ad Armida Barelli, nella diffusione della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, di cui fu Vice-assistente Centrale; dal 1934 al 1958 lavorò indefessamente a Roma, alla Vallicella, facendo rifiorire la Congregazione. Fu confessore di Giovanni Battista Montini e suo maestro spirituale fin dagli anni della giovinezza, come ampiamente documenta la pubblicazione dell’epistolario pubblicato a cura di X. Toscani. In occasione della morte di P. Caresana, Paolo VI scrisse: “La pia morte del Venerato P. Paolo Caresana rievoca nel Nostro animo quanto Noi stessi dobbiamo alla sua spirituale assistenza ed alla sua cordiale amicizia”. Giovane chierico nel 1973, personalmente conservo indelebile il ricordo dell’Udienza a cui fui ammesso con P. Marcolini, durante la quale Paolo VI consegnò per la Vallicella un artistico Crocifisso a ricordo dell’amato maestro.
Anche la Congregazione di Roma – presso la quale si stabilì il fratello del Pontefice, senatore Lodovico Montini (1896-1990), per tutto il tempo del suo mandato parlamentare, in un rapporto di fraterna amicizia con la Comunità – ebbe numerosi segni di stima e di benevolenza da parte di Paolo VI: Mons. Giovanni Battista Montini per molti anni esercitò settimanalmente alla Vallicella il suo ministero sacerdotale in incontri spirituali con persone da lui dirette e qui volle celebrare il suo XXV di ordinazione presbiterale, accanto a P. Caresana, donando in ricordo di questa ricorrenza il restauro della “Sala Rossa” che conserva tanti preziosi ricordi di S. Filippo Neri. Allora Sostituto alla Segreteria di Stato di Pio XII, si interessò con fervore – e con pari discrezione – alla costruzione della chiesa parrocchiale di S. Filippo in Eurosia e dell’Istituto scolastico “Cesare Baronio”, opere della Congregazione alla Garbatella, per le quali trovò munifici benefattori. Ricca di commoventi ricordi fu la visita che, divenuto Pontefice, Paolo VI fece alla Parrocchia il 19 febbraio 1967; come riamane memorabile quella alla Chiesa Nuova e all’urna di S. Filippo nel 1973, in occasione della chiusura dell’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani».