Lettera ai Prepositi di Mercedes e New York

Il Procuratore Generale indirizza ai PP. Prepositi delle nuove Congregazioni dell’Oratorio di Mercedes e di New York la lettera che riportiamo:

Al M.R.P. Eduardo Arnau,
Preposito della C.O. di Mercedes
Al M.R.P. George Torok,
Preposito della C.O. di New York

Roma, 16 agosto 2007

Molto Reverendi Padri Prepositi
e carissimi Confratelli dell’Oratorio di Mercedes e di New York,

rientrato a Roma, dopo le belle celebrazioni della consegna dei Rescritti con cui la Sede Apostolica ha eretto le vostre due nuove Congregazioni, avendo ancora vivissima nel cuore e negli occhi la festa con cui le vostre Comunità hanno ricevuto attraverso la Chiesa il dono del Signore, per prima cosa ho celebrato la S. Messa all’altare di San Filippo nostro Padre per affidare alla sua intercessione, in questo luogo a noi tutti carissimo, il vostro cammino.

Le due Congregazioni erette nell’anno del IV centenario del Venerabile Cesare Baronio, discepolo incomparabile e primo successore di Padre Filippo, mi sembrano un dono di questo centenario, anche perché entrambe sono caratterizzate, oltre che dalle opere del ministero sacerdotale che accomuna tutte le Congregazioni, da un particolare apostolato di cui desidero sottolineare il grande valore, nel nostro tempo soprattutto: l’evangelizzazione attraverso i “media”.

Il vostro cammino di formazione si è concluso – senza che la data sia stata programmaticamente pensata –  in questo anno speciale che la Famiglia Oratoriana sta vivendo in relazione al Baronio.

Vedendo il vostro impegno in questo importante settore dell’apostolato, come non pensare al nostro amato Cesare Baronio che svolse nel suo tempo un’opera notevolissima di annuncio e di difesa della fede cattolica soprattutto attraverso la pubblicazione degli “Annales”, per i quali l’allora giovane Congregazione dell’Oratorio di Roma allestì persino, nei suoi locali della Vallicella, una tipografia?

Un recente e cospicuo studio di Giuseppe Finocchiaro – Cesare Baronio e la Tipografia dell’Oratorio, Firenze, 2005 – ha messo in luce che cosa l’Oratorio Romano intendesse compiere, con questo strumento prezioso, nella fervida stagione che seguì il Concilio di Trento.

Desidero incoraggiarvi, carissimi Padri, a proseguire e potenziare questa attività che già caratterizza i vostri due Oratori.

Sì, come si è espresso il Concilio Vaticano II nel primo decreto da esso approvato, “Tra le meravigliose invenzioni tecniche che, soprattutto nel nostro tempo, l’ingegno umano è riuscito, con l’aiuto di Dio, a trarre dal creato, la Chiesa accoglie e segue con particolare sollecitudine quelle che più direttamente riguardano le facoltà spirituali dell’uomo e che hanno offerto nuove possibilità di comunicare, con massima facilità, ogni sorta di notizie, di idee, di insegnamenti: […] la stampa, il cinema, la radio, la televisione e simili…” (Inter mirifica, 1).

Anche le nostre Costituzioni attestano l’importanza di tale campo di apostolato, quando affermano, al n. 98: “Poiché l’apostolato di evangelizzazione si svolge principalmente adoperando i mezzi di comunicazione sociale, si raccomanda ai membri dell’Oratorio di avvalersi di tali strumenti, secondo il pensiero della Chiesa (Cann.822, 832)”.

Il Venerabile Cesare Baronio, benedica questa attività, che, tra le altre, esprime un tratto singolare della fisionomia delle vostre Congregazioni, e vi aiuti ad assimilare sempre più lo splendido patrimonio della fede cattolica per esserne efficaci trasmettitori anche attraverso i più moderni “media”.

Grato per l’entusiasmo con cui avete celebrato la festa della vostra fondazione, a cui hanno partecipato illustri membri dell’Episcopato, oltre ai Pastori delle vostre rispettive Chiese locali, vi assicuro il costante ricordo presso l’altare di Padre Filippo.

In Corde Christi et P. N. Philippi
Aff.mo
Edoardo Aldo Cerrato, C.O.
Procuratore Generale