350° di fondazione dell’Oratorio di México

La Congregazione dell’Oratorio di México (La Profesa), la seconda nata nel Continente Americano, ha iniziato le celebrazioni del 350.mo anniversario della sua fondazione il 24 gennaio scorso, memoria di san Francesco di Sales, con una Messa solenne a cui hanno partecipato i Padri della Congregazione e gli Oratoriani dei tre templi affidati alla cura della Congregazione. Ogni sabato una attività culturale manterrà vivo l’impegno ed il clima festivo di questo anno giubilare che il prossimo 26 maggio, solennità del S. Padre Filippo, vedrà la più solenne celebrazione commemorativa.

Insigne per la sua storia e per la sua attuale vigorosa presenza apostolica, la Congregazione, tra le sue attività culturali, cura  anche il prezioso patrimonio artistico costituito dalla Pinacoteca a cui la rivista “Centro. Guia para caminantes” (n. 41, 2007, pp. 36-51) ha dedicato un ampio servizio di Carlos Méndez e di M. Elena Ross illustando “una de las colecciones de pintura más extraordinarias, la única perteneciente a una Congregación religiosa que no fue dispersada por efecto de las Leyes de Reforma”. “Los Padres del Oratorio de San Felipe Neri – scrivono gli autori – con grandes esfuerzos y una volundad admirable mantienen este acervo para disfrute de la Comunidad”.

Il ricco apparato iconografico prodotto nel servizio offre, anche a chi ancora non conosce la Pinacoteca dei PP. dell’Oratorio della Profesa, un’idea del valore di questa preziosa collezione che annovera, tre le 387 splendide tele del suo patrimonio, opere di artisti messicani dei secoli XVII e XVIII i quali hanno raggiunto vertici altissimi: Miguel e Juan Correa, Baltasar de Echave Ibía, José de Alcíbar, Antonio de Torres, Baltasar de Echave Orio, José Juárez, Miguel Cabrera, Alonso López de Herrera, Juan Rodríguez Juárez, Nicolás Rodríguez Juárez, Cristóbal de Villalpando, fino ad anonimi artisti capaci di incantare con la bellezza della loro arte.

Di fronte a queste opere si scopre l’evidenza di quanto il Santo Padre Benedetto XVI non si stanca di ripetere: la bellezza e la santità sono strade maestre per «favorire l’incontro dell’uomo con la bellezza della fede»: «La vera apologia della fede cristiana, la dimostrazione più convincente della sua verità, contro ogni negazione, sono da un lato i Santi, dall’altro la bellezza che la fede ha generato. Nulla ci può portare di più a contatto con la bellezza di Cristo stesso che il mondo del bello creato dalla fede e la luce che risplende sul volto dei Santi, attraverso la quale diventa visibile la Sua propria Luce».

Il Procuratore Generale ha inviato al P. Preposito e ai Confratelli la lettera di auguri che riportiamo.

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