La Procura Generale si congratula con il Dr. Daniele D’Alessandro per la pubblicazione dell’Epistolario del Beato Sebastiano Valfrè, una delle più splendide e interessanti figure dell’Oratorio di S. Filippo Neri. Il giovane studioso, la cui famiglia è originaria proprio di Verduno, il paese natale del Beato, ha curato questa opera che per la prima volta, ci teniamo a sottolinearlo, raccoglie insieme le oltre 600 lettere del carteggio del padre filippino, molte inedite. Un documento storico di primaria importanza per la Confederazione dell’Oratorio, per tutti i numerosi devoti del Valfrè, in Italia come all’estero, e per gli studiosi del grande sacerdote, catechista, consigliere spirituale e confessore che fu Sebastiano Valfrè tra la metà del Seicento e l’inizio del Settecento.
Sebastiano Valfrè (1629-1710), il primo padre filippino ad essere innalzato all’onore degli altari, dopo San Filippo Neri, nel 1834, fu un vero protagonista del suo tempo, cruciale sia per l’autonomia del Piemonte dalla Francia sia per la trasformazione della città di Torino in un’autentica capitale europea, con il raddoppio degli abitanti in pochi anni.
Nato in una famiglia contadina, seppur di antica nobiltà, di Verduno (CN), trascorse però tutta la vita presso la Congregazione dell’Oratorio di S. Filippo Neri di Torino, intrecciando un rapporto privilegiato con l’intera Corte Sabauda e principalmente con il duca Vittorio Amedeo II, di cui divenne confessore privato e fidato consigliere sulle materie ecclesiastiche e non solo.
Questo volume costituisce la prima raccolta organica del suo cospicuo carteggio, che per la maggior parte era ancora inedito, particolarmente interessante per la grande eterogeneità dei quasi 200 corrispondenti accertati, senza differenze di censo, gerarchia, sesso. Le oltre 600 lettere reperite e integralmente trascritte, delle quali si è sempre indicato se già pubblicate o inedite, coprono un arco temporale di mezzo secolo e documentano la vasta e straordinaria rete di relazioni che Sebastiano Valfrè intrecciò in oltre ottant’anni.
Inoltre esse consentiranno al lettore di conoscere meglio il lato più intimo e umano di questo importante personaggio storico, appellato come “Apostolo di Torino e del Piemonte”, oltre che ispiratore e modello dei più famosi santi piemontesi dell’800 come Cafasso, Don Bosco e Cottolengo.
L’epistolario del beato Sebastiano Valfrè (1651-1710). Scritti di un fedele dispensatore dei misteri di Dio, a cura di Daniele D’Alessandro. Prefazione di Gustavo Mola di Nomaglio.
Torino, Centro Studi Piemontesi, 2017, pp. XLIX-666
ISBN 9788882622718
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