Pubblicazione francese delle Massime di S. Filippo

Nell’apprendere che l’Editore Pierre Téqui dà alle stampe in questi giorni il libro “Chi cerca altro che Cristo… Massime e ricordi di S. Filippo Neri”, curato nella traduzione francese da P. Bertrand Lelièvre con il titolo “Paroles pour aujourd’hui”, il Procuratore Generale indirizza al curatore il messaggio che riportiamo:

Mr. l’Abbé Bertrand Lelièvre
Pont-Audemer

Roma, 20 febbraio 2008

Reverendo e caro Padre,

desidero ringraziarLa pubblicamente per il notevole impegno che Ella si è assunto nel preparare la traduzione francese delle Massime di S. Filippo Neri e nel curarne l’edizione presso l’Editore Pierre Téqui.

Sono cosciente della modestia del mio commento a questi ricordi che i discepoli di Padre Filippo ci hanno tramandato, ma sono pure convinto della preziosità di queste Massime che ci permettono di entrare in rapporto vivo con lo spirito e l’esperienza spirituale del grande Apostolo di Roma. E mi rallegro, quindi, che una così significativa proposta di vita cristiana veda la luce anche in lingua francese.

La circostanza di questa edizione – della quale a Lei, caro Padre, va il merito – mi permette di ringraziarLa anche per la traduzione francese e la pubblicazione dell’Itinerario Spirituale, da Lei dato alle stampe nel 1997, e di numerosi altri testi della letteratura oratoriana. Il suo lavoro, che ha permesso in Francia una buona diffusione del messaggio di S. Filippo Neri, è segno evidente del Suo amore per Padre Filippo e per la “via Oratorii”, approvata dalla Chiesa più di quattro secoli or sono e viva nella sua perenne attualità, come dimostra il grande interesse che in ogni parte del mondo è testimoniato.

Il Signore La ricompensi per la Sua preziosa attività e per la fraterna amicizia che sempre mi ha manifestato, e Le conceda di vedere realizzato il Suo desiderio di dare origine ad un nuovo Oratorio nella Sua terra, la quale vide la prima presenza oratoriana fuori d’Italia.

Non posso dimenticare che ricorre quest’anno il IV centenario della morte (11 giugno 1608) di un discepolo carissimo a Padre Filippo: il P. Francesco Maria Tarugi.

Mi è caro ricordarlo come colui che il Venerabile Baronio definì “apostolicus vir omni laude praestantior”.

Amatissimo da S. Filippo Neri e desiderato dal santo come suo successore, Francesco Maria Tarugi – che sarebbe stato creato Cardinale, insieme al Baronio, nel 1596 – dovette obbedire al Papa che lo volle, nel 1592, arcivescovo di Avignone, da dove svolse, in tutto il Sud della Francia, un’azione apostolica che, travalicando ampiamente i confini della sua diocesi, può essere sintetizzata dall’affermazione del Concilio della Provincia di Avignone da lui promosso con passione di entusiastico araldo della Riforma Cattolica: “Omni studio incombendum est ut veritatem doctrina moresque religione in his regionibus risplendere curemus”.

Anche il Card. Tarugi, insieme a S. Filippo Neri, Le ottenga, caro Padre, le più elette Benedizioni del Signore.

Con l’assicurazione della mia grande stima e della mia amicizia, mi confermo

Suo in Corde Christi
Aff.mo

Edoardo Aldo Cerrato, C.O.
Procuratore Generale