Dell’Orazione di S. Filippo
Filippo fin da giovinetto si diede all’esercizio dell’orazione. Si ritirava spesso dalla compagnia delle persone, in luoghi solitari, e là passava il tempo in sante orazioni ed elevazioni mistiche.
Da adulto occupava sempre molte ore nell’orazione, distaccandosene a malincuore, e tanto aveva fiducia nell’orazione che volle che la sua famiglia spirituale si chiamasse appunto Congregazione dell’Oratorio, derivando quella espressione dalla preghiera.
3 Gloria
L’orazione di Filippo era così fervente, che assai spesso era accompagnata da irrefrenabile pianto. Piangeva, infatti, se pensava alle offese che si fanno a Dio e considerando la dolorosa passione di Gesù per la nostra salvezza.
3 Gloria
Filippo riponeva tutta la sua fiducia nell’orazione. Non iniziava mai cosa alcuna di importanza senza premettere una fervida preghiera, ed era solito dire: “quando ho tempo di fare orazione ho sicura speranza di ottenere dal Signore qualsivoglia grazia gli domandi”.
3 Gloria
O san Filippo, che foste sommamente dedito all’orazione e per essa esaudito da Dio, impetrateci perseveranza in questo santo esercizio, e fateci vigilanti contro le tentazioni e solleciti della nostra perfezione. Otteneteci quello spirito fervoroso che impetraste a tanti vostri devoti e fate, che seguendo il vostro esempio, troviamo gioia nell’elevazione dell’anima nostra al Signore. E dopo aver vissuto in unione con Dio meritiamo, per la vostra intercessione, di contemplarlo eternamente in Paradiso.
(P. Gaetano Angilella, Novena in onore di S. Filippo Neri, Roma 1962)