Festa del Beato Valfré alla Pontificia Accademia Ecclesiastica

S.E.R. l’arcivescovo Beniamino Stella, Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, presiede la S. Messa nel III centenario della morte del B. Sebastiano Valfré, ispiratore della Accademia stessa; concelebra con i Superiori, gli alunni, e il segretario di Sua Em. Rev.ma il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità, il P. Procuratore Generale che tiene l’omelia che riportiamo: leggendo la figura del B. Valfré in riferimento alla storia di Davide – da più giorni presente nella Liturgia della Messa – sottolinea la “piccolezza” che caratterizza il Beato, e facendo scorrere i fatti salienti della biografia del Beato ricorda che la “grandezza” è solo di Dio e che l’uomo diventa grande nella misura i cui sa dire al Signore non “Rendimi capace”, ma “Manifesta in me la Tua vittoria”.

Omelia del Procuratore Generale

La Pontificia Accademia Ecclesiastica – come è noto – è l’istituzione in cui si formano i sacerdoti che si preparano al servizio diplomatico della Santa Sede presso le Nunziature Apostoliche o la Segreteria di Stato. Fondata a Roma nel 1701dall’abate Pietro Garagni, su consiglio del beato Sebastiano Valfrè, dell’Oratorio di S. Filippo Neri di Torino, la sua prima denominazione fu “Accademia dei Nobili Ecclesiastici”. La sua prima sede fu Palazzo Gabrielli (ora Palazzo Taverna) a Monte Giordano, dietro alla Chiesa Nuova. Sin dall’inizio l’Accademia ebbe l’appoggio e l’approvazione del Papa Clemente XI e a soli 20 anni dalla sua fondazione contava più di 150 ex alunni. Nell’anno 1703, il Papa Clemente XI decise di prendere l’Accademia sotto la sua immediata cura e dispose che la stessa fosse trasferita al Palazzo Gottofredi, in Piazza Venezia. Poi, il 2 giugno 1706, l’Accademia si trasferiva nell’antico Palazzo Severoli, di Piazza della Minerva, sua attuale sede. L’interno dello stabile dell’Accademia fu completamente ristrutturato per opera del beato Giovanni XXIII. Il Papa Paolo VI, anch’egli ex alunno, e Giovanni Paolo II hanno illuminato, con i loro insegnamenti e le loro visite, la vita e l’andamento della Pontificia Accademia Ecclesiastica, preparandola ad affrontare con rinnovato impulso le sfide e le speranze del mondo e della Chiesa all’inizio del terzo millennio cristiano.