Mostra su P. Sebastiano Resta

Nel Palazzo della Fontana di Trevi si è oggi inaugurata la Mostra “Disegni ritrovati di un collezionista del Seicento” a cura di Simonetta Prosperi Valenti Rodinò di Miglione. Il Segretario della Procura, dott. Alberto Bianco, ha rappresentato il Procuratore Generale all’evento che ricorda un originale discepolo di S. Filippo Neri nell’Oratorio di Roma.

Nuovo libro di P. Luis Ávila Blancas

Nel ricevere il prezioso volume “Bio-Bibliografía de la Congregaciόn del Oratorio de San Felipe Neri de la Ciudad de México, siglos XVII-XXI”, dedicato, nell’anno centenario del Baronio, agli Oratoriani Ecc.mo Mons. Antonio Ortega Franco, C.O. e Rev.mo P. Antonio Rios Chávez, C.O., per dodici anni Delegato della Sede Apostolica per l’Oratorio, il Procuratore Generale esprime all’autore, Ill.mo e Rev.mo P. Luis Ávila Blancas, dell’Oratorio di México, le più vive felicitazioni per il prestigioso libro – pregevole per contenuto e veste tipografica – che viene ad aggiungersi alla già ricca serie delle sue pubblicazioni.

Riportiamo la lettera inviata dal Procuratore Generale all’Autore: 

 Roma, 28 marzo 2008 All’Illustrissimo e Rev.mo P. Luis Ávila Blancasdella C.O. di México,Canonico della S. Chiesa Metropolitana di México Stimato Padre, con molta gioia ho ricevuto ed ho iniziato a leggere il pregevole libro che la S. V. Ill.ma e Rev.ma ha composto, nell’anno del IV centenario del Ven. Card. Cesare Baronio ripercorrendo, con la nota competenza e amore per l’Oratorio, la storia della fondazione e degli sviluppi della Sua Congregazione.La Sua opera di attento storiografo e di autore di numerose pubblicazioni si arricchisce di un’opera davvero preziosa; e ne arricchisce la bibliografia oratoriana.La ringrazio, a nome della Confederazione, per l’impegno che da lunghi anni Ella profonde negli studi storici, in sintonia con la più pura tradizione oratoriana che fin dagli inizi ha privilegiato questo settore, comprendendone – a partire da San Filippo Neri – l’importanza ed il valore apostolico. In un recente Convegno Internazionale, organizzato a Roma dalla Pontificia Università della S. Croce sulla storiografia ecclesiastica, ho avuto modo di affrontare la questione del tema storico assegnato da Filippo ai sermoni del Baronio, e mi sono chiesto perché proprio alla storia della Chiesa sia stato riservato spazio nei sermoni dell’Oratorio, quando tale materia non rientrava – né in forma sistematica, né saltuariamente – nel programma di formazione spirituale che costituisce lo scopo anche dell’Oratorio, come di Congregazioni ed Istituzioni contemporanee: Teatini, Barnabiti, Gesuiti, Chierici regolari della Madre di Dio, Scolopi… Ho riflettuto che  la decisione di affidare al Baronio questo compito, si deve ascrivere, innanzitutto, alla impostazione di Padre Filippo, il quale – uomo pratico quale era – anche nella formazione privilegiava i fatti e la concretezza, invece che le teorie e le astratte argomentazioni. Per conoscere l’animus historicus del santo non è inutile uno sguardo al catalogo della sua biblioteca personale. L’Inventarium bonorum, steso al momento della morte, riporta l’indicazione di 483 libri stampati e di 30 libri manoscritti: nel genere storico, le opere di gran lunga più ricorrenti sono le biografie di santi, e non mancano almeno due classici della storiografia ecclessiastica: le opere di Eusebio e Teodorico. E’ un dato che permette di constatare in Padre Filippo un chiaro interesse per la storiografia ecclesiastica: non da specialista, certo, ma da colto figlio della Chiesa, che va alla ricerca dei migliori fratelli e che assapora nel presente le grandi figure del passato per prenderle come esempio.Ma la decisione di assegnare al Baronio la trattazione della storia non può non mettersi in relazione anche alla speciale capacità di Filippo, ampiamente documentata in vari ambiti, di intuire i bisogni del proprio tempo e di trovare – o almeno cercare – concrete soluzioni ai problemi.Padre Filippo dimostra di possedere “antenne” speciali.  Egli che mai parlò di “riforma”, ma che di fatto cambiò, attraverso il suo ministero, il volto dell’Urbe, sentì forse – e in modo più chiaro di altri – l’esigenza di introdurre i discepoli,  attraverso la storia della Chiesa – non soltanto mediante le vite dei Santi, che tanto spazio avevano nell’Oratorio – nella viva esperienza di fede vissuta dalla Chiesa lungo i secoli. Non è forse comprensibile a questa luce già la giovanile predilezione di Filippo per le catacombe, memoria storica dei martiri, e la rinnovata proposta di visita alle Sette Chiese, come incontri vivi e concreti con grande testimonianze della tradizione cristiana? E’ lecito chiedersi se Padre Filippo non abbia anche percepito l’importanza che l’argomentazione storica rivestiva nel dibattito acceso dalla Riforma protestante.Si sarebbe presto diffuso in Europa il forte attacco critico, condotto su base storica, alla Chiesa cattolica dalle Centurie di Magdeburgo, con le quali Flacius Illyricus – ideatore dell’opera e guida del gruppo di studiosi che sarà poi chiamato “Centuriatori di Magdeburgo” – si proponeva di scardinare la legittimità storica del Cattolicesimo romano dimostrando la degenerazione della Chiesa di Roma rispetto alle origini e presentando, invece, la Chiesa riformata, osservante della Parola, in perfetta continuità con i disegni di Cristo.La pubblicazione dei primi tre tomi dell’opera vedeva la luce a Basilea nel 1559. Ma già nel 1554, in una Consultatio de conscribenda accurata historia ecclesiae, parlando della futura pubblicazione delle Centurie, Flacio Illirico non nasconde la decisiva spinta polemica antiromana così come aveva fatto nel 1556 pubblicando a Basilea una serie di testimonianze antipapali che costituiranno l’ossatura delle Centurie e diventeranno influenti. Si è dibattuto sull’ampiezza e la profondità della cultura di san Filippo Neri, della quale molti contemporanei hanno testimoniato l’eccellenza: quel che è certo è che il Neri possedeva la vivace intelligenza che consente di captare – anche in ambito culturale – i fermenti più significativi.Già nei primi mesi del 1558, infatti, san Filippo Neri incaricava il Baronio della trattazione della storia della Chiesa negli incontri dell’Oratorio. E se non si può affermare, senza forzature, che il santo avesse l’intento di preparare il discepolo a scrivere gli “Annales”, si può senz’altro dire che, di fatto, egli introdusse il Baronio in una attività che gli avrebbe consentito di rispondere con solidi argomenti all’attacco con cui il mondo protestante cercava di minare, su base storica, la dottrina della Chiesa Romana, lasciando i cattolici, fino all’apparire del primo volume degli Annales, sotto l’impressione di una cocente sconfitta. Ancora recentemente il Santo Padre Benedetto XVI, parlando al Pontificio Comitato di Studi storici, presentava l’importanza vitale e l’urgenza degli studi storici per la cultura del nostro tempo e per la vita stessa della Chiesa, in perfetta sintonia con quanto ricordò a noi Oratoriani, in occasione del IV centenario baroniano, il Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, Em.mo Card. Paul Poupard:“La Chiesa si trova ad affrontare continuamente numerose e sempre più incalzanti sfide, soprattutto in ambito culturale, che mirano a svalutare la sua opera e la sua missione, o addirittura a negare un valore storico alle sue origini, alla sua fondazione divina. Tali sfide, veicolate spesso da mezzi di comunicazione attenti solo alle ragioni dell’audience e del mercato, incidono non poco sul tessuto culturale e anche religioso e spirituale di tanti, anche credenti.Tra le possibili ragioni vi è certamente quel fenomeno che viene definito “analfabetismo religioso”, per cui tanti credenti, tanto laici quanto sacerdoti e religiosi, mancano di quella base di conoscenze necessarie che agevolano e sostengono la ragionevolezza del credere. Sono molti, poi, a lamentare anche a livello accademico e universitario, la mancanza sempre più ampia di una coscienza e di una conoscenza storica, senza la quale diventa difficile discernere tra fenomeni religiosi diversi, tra tendenze e mode effimere ed eventi storici ben fondati e certi. Il sincretismo religioso ed il secolarismo che pervadono sempre più le nostre società e le nostre culture nascono anche da una carenza di una visione storica, fondata su una corretta metodologia di ricerca.Ecco, allora, l’importanza ed il valore di una figura come quella del Cardinal Cesare Baronio, che seppe rispondere alle sfide del suo tempo offrendo, pur con i limiti scientifici di quattro secoli fa, risposte fondate e chiare alle problematiche suscitate dalla Riforma protestante e dalla cultura dell’epoca.La stessa missione attende la Chiesa del terzo millennio, la quale, ancora una volta, e con la serena fiducia nella perenne presenza del Cristo Risorto, deve saper offrire al mondo le ragioni della sua fede e della sua speranza, dialogando con gli uomini e le loro culture, e non dimenticando la grandissima valenza educativa della Storia, mantenendo vivo il principio che senza Storia non c’è futuro, che l’amnesia del passato rischia di diventare amnesia del presente, dimenticanza del senso stesso dell’esistenza e della vocazione più intima dell’uomo.La ricorrenza del IV Centenario della scomparsa del grande storico della Chiesa può essere, dunque, occasione più che favorevole per ripensare la dimensione storica nell’esperienza di fede cristiana e formulare nuovi e più approfonditi percorsi di formazione umana e cristiana, in cui la Storia ritrovi il suo posto e la sua valenza educativa”. Ho il piacere, carissimo Padre, di dare atto a V. S. Ill.ma che il Suo impegno di ricerca e di studio si colloca degnamente in questo solco della nostra tradizione oratoriana e la onora. Mentre Le rinnovo il più sincero ringraziamento, Le auguro di continuare in quest’opera preziosa a cui ha dedicato le energie della Sua già lunga vita e fraternamente La saluto.

In Corde Christi et P. N. Philippi
Edoardo Aldo Cerrato, C.O.
Procuratore Generale

Fondazione dell’Oratorio di Vilnius

P. Albertas, P. Hans, Miroslav, P. Edoardo, P. Algirdas

Il Sommo Pontefice Benedetto XVI, con Rescritto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica (Prot. 50810/2008), in data odierna ha canonicamente eretto in Congregazione dell’Oratorio di S. Filippo Neri la Comunità di Vilnius, costituita dai sacerdoti PP. Hans Friedrich Fisher, C.O.; Albert Bortiak, del Clero di Vilnius; Algirdas Toliatas, del Clero di Vilnius; e dal diacono Miroslav Petrovski, del Clero di Vilnius. La nuova fondazione oratoriana, la prima in Lituania, è dovuta all’iniziativa di Padre Fischer, già dell’Oratorio di Leipzig (Germania), Deputato per la Regione di lingua tedesca nel sessennio 1994-2000. Recatosi a Vilnius nel 1995, su richiesta dell’Em.mo Card. Arcivescovo Audrys Jouzas Bačkis e con il consenso della sua Congregazione, fu nominato Professore di Teologia e di Storia della Chiesa nel Seminario Maggiore, incarico che tuttora svolge, insieme a quello di Prefetto degli Studi; dal 1997 al 2001 ha svolto anche l’incarico di Rettore.

In tale contesto è maturato il progetto della nuova presenza oratoriana, che iniziò i suoi passi a partire dal 1999, quando con un gruppo di sacerdoti diocesani, interessati all’esperienza dell’Oratorio, P. Fischer diede origine alla vita comune. Il Procuratore Generale consegnerà ufficialmente il Rescritto la vigilia di Pentecoste, il 10 maggio, nel corso della celebrazione presieduta in Cattedrale da Sua Em.za Rev.ma il Cardinale Arcivescovo Audrys Jouzas Bačkis, alla quale ha assicurato la presenza anche l’Ecc.mo Nunzio Apostolico in Lituania, mons. Peter Stephan Zurbriggen.

Morte di P. Alberto Venturoli

Padre Venturoli e Sua Santità Giovanni Paolo II
26 maggio 1979 – Visita del Santo Padre alla Chiesa Nuova

Il Procuratore Generale annuncia alle Congregazioni dell’Oratorio che la sera di Pasqua il Signore ha chiamato a Sé, dopo alcuni mesi di malattia, il Rev.do P. Alberto Venturoli, dell’Oratorio di Roma (Ventimiglia, 27 giugno 1938 – Roma, 23 marzo 2008), Capo Ufficio nella II Sezione della Segreteria di Stato di Sua Santità. Riportiamo il messaggio che Sua Santità Benedetto XVI ha fatto immediatamente pervenire alla Congregazione di Roma mediante l’Em.mo Sig. Cardinale Tarcisio Bertone, Suo Segretario di Stato:

SEGRETERIA DI STATO
I Sezione – Affari Generali

Dal Vaticano, 24 marzo 2008

Rev.do P. Edoardo Aldo Cerrato, C.O.

Preposito della Congregazione dell’Oratorio
ROMA

Il Sommo Pontefice, appresa triste notizia della scomparsa del Rev.do P. Alberto Venturoli, esprime viva partecipazione al lutto che ha colpito codesta Comunità dell’Oratorio e, mentre eleva fervidi suffragi per l’anima sacerdotale, ricorda con grato animo al Signore il fervido impegno e il generoso servizio profuso negli Uffici della Segreteria di Stato. Invia, a comune conforto, a Lei e Confratelli e a quanti parteciperanno al Sacro Rito esequiale la confortatrice Benedizione Apostolica.

Cardinale Tarcisio Bertone
Segretario di Stato di Sua Santità

Tesi di dottorato su San Filippo

Presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Università degli Studi di Roma Tre, Valeria Cuzzucoli Crucitti discute la tesi di dottorato: “Tra Riforma e Controriforma. Finalità e metodologia educative in San Filippo Neri”, essendo relatrice la Prof.ssa Carmela Covato e Correlatore il Prof. Lorenzo Cantatore.

Il Procuratore Generale, a cui è stato chiesto dalla candidata una intervista riprodotta nel testo della tesi, formula alla neo dottoressa le più sincere felicitazioni per il suo lavoro ed augura che Padre Filippo, da lei amato e studiato, la accompagni nel cammino della vita.

Riportiamo l’intervista

Lettera al Procuratore Nazionale di Polonia

Il Procuratore Generale indirizza a P. Zbigniew Starczewski, Procuratore della Federazione Polacca, la lettera che riportiamo:

PROCURA GENERALIS
CONFOEDERATIONIS ORATORII S. PHILIPPI NERII
ROMAE


Al Molto Reverendo Padre
P. ZBIGNIEW STARCZEWSKI, C.O.
Procuratore Nazionale della Federazione di Polonia
GOSTYN

Roma, 16 marzo 2008,
memoria del miracolo di S. Filippo Neri
in Casa Massimo.

Reverendissimo e caro Padre,

l’edizione del sessantesimo numero di “Oratoriana” – rivista ufficiale della Federazione di Polonia – mi offre l’occasione gradita di porgerLe le più vive felicitazioni per l’impegno che la Federazione Polacca dedica a questa pubblicazione e per il servizio prezioso che la rivista rende alla Famiglia Oratoriana.

Leggi tutto “Lettera al Procuratore Nazionale di Polonia”