In occasione del I centenario della presa di possesso della diocesi di Acireale da parte di mons. Arista, la locale Congregazione dell’Oratorio ha indetto solenni celebrazioni di ringraziamento per il Decreto con cui il 1 giugno scorso Sua Santità Benedetto XVI ha riconosciutole virtù eroiche esercitate dal servo di Dio e gli ha conferito il titolo di Venerabile.
15 novembre
La S. Messa presieduta dal P. Preposito Salvatore Alberti nella chiesa dell’Oratorio, a cui partecipano i religiosi della diocesi, dà inizio alle celebrazioni.
16 novembre
Solenne Eucarestia presieduta da S. E. R. mons. Pio Vittorio Vigo, Arcivescovo-Vescovo diocesano, con la partecipazione dei sacerdoti della diocesi Acese, e di alcuni Ecc.mi Presuli della Sicilia. Segue una conversazione spirituale a cui intervengono don Mario Torcivia, della Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale: “Le lettere pastorali del ven. mons. G. B. Arista, d.O., Vescovo di Acireale (1907-1920)”, e P. Edoardo Aldo Cerrato, Procuratore Generale della Confederazione Oratoriana: “Il ven. G. B. Arista, discepolo di san Filippo Neri”.
17 novembre
Presso il Collegio San Michele, diretto dai PP. dell’Oratorio, P. Edoardo A. Cerrato presenta agli studenti, nel corso di una conversazione, la figura dell’Arista, che fu anche direttore del Collegio. Il Procuratore Generale presiede la S. Messa vespertina nella chiesa della Congregazione.
18 novembre
S. Messa conclusiva delle manifestazioni presieduta da P. Felix Selden, Delegato della Sede Apostolica per l’Oratorio.
“Se a tutti i figli di S. Filippo Neri insigni per santità di vita, già riconosciuta pubblicamente dall’Autorità della Chiesa o in processo di riconoscimento, va la lode riconoscente ed ammirata della Famiglia Oratoriana – ha scritto il Procuratore Generale – al ven. Giovanni Battista Arista l’intera Confederazione non può esimersi dall’esprimere un ringraziamento del tutto speciale, riconoscendo in lui il “padre” della stessa Istituzione che riunisce le Domus sui iuris dell’Oratorio in un organico vincolo di comunione fraterna. Se fu il suo cuore filippino la fonte di tutto il suo instancabile operare di sacerdote e di vescovo, fu ugualmente il suo amore per San Filippo Neri e per l’Oratorio la fonte dell’impegno da lui profuso anche nella ricerca delle vie che condussero alla Confederazione; e tra le sue virtù eroiche che ora la Santa Chiesa proclama non mancano certamente quelle da lui esercitate in quest’opera benemerita. L’esultanza che esprimo in questa lieta circostanza – ben al di là dei sentimenti personali – è quella dell’intera Confederazione Oratoriana che indegnamente rappresento”.