Nuova pubblicazione sul Beato Ancina

Ricevendo copia del volume che riporta gli Atti della “Giornata di Studi” svoltasi il 20 novembre 2004 a Fossano, nel IV centenario del Beato Giovenale Ancina, la Procura Generale ringrazia vivamente la Società per gli Studi storici, archeologici ed artistici della Provincia di Cuneo. 

CITTA’ di FOSSANO – DIOCESI di FOSSANO – SOCIETA’ PER GLI STUDI STORICI, ARCHEOLOGICI ED ARTISTICI DELLA PROVINCIA DI CUNEO, Giovenale Ancina e i Filippini nel Piemonte Sud-Occidentale. Giornata di Studi nel IV Centenario della morte, Fossano, 20 novembre 2004, a cura di Rinaldo Comba e Giancarlo Comino, Quaderni di Storia e Arte, VIII, Cuneo, 2006.

Il testo, di 148 pp. e numerose illustrazioni, riporta gli studi di P. ROSSO, Gli studi universitari di Giovenale Ancina e i suoi contatti con la cultura medica piemontese; P. VISMARA, “In servizio di Dio e delle povere anime”: Giovenale Ancina, Vescovo del rinnovamento cattolico; M. F. MELLANO, Il Processo per la Beatificazione di G. G. Ancina e il card. Lambertini (prima metà del ‘700); W. CANAVESIO, “Philippus et Juvenalis”. La sede della Congregazionedi S. Filippo Neri a Fossano; A. PERIN, Un confronto. Il complesso di S. Filippo Neri a Casale Monferrato: progetti e fasi costruttive; M. G. VINARDI, Gli Oratori dei Padri Filippini a Fossano e Mondovì.

L’opera si può richiedere all’e-mail sssaacuneo@tiscalinet.it.

Presentazione del libro “Pietro ama e unisce”

Il Procuratore Generale è presente in Domus S. Marthae alla presentazione del libro di Nicola Bux e Adriano Garuti “Pietro ama e unisce” (Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 2007), durante la quale intervengono Sua Em.za Rev.ma il Card. Tarcisio Bertone, Sua Ecc.za Rev.ma mons. Rino Fisichella e il dr. Elio Guerriero. Il Procuratore Generale formula all’amico don Nicola Bux sincere congratulazioni per questa ulteriore opera del suo impegno di teologo.

Atti del Convegno sul Card. Giulio Bevilacqua C.O.

Il Notiziario 52 (dicembre, 2006, pp. 103-105) dell’“Istituto Paolo VI” riporta un rendiconto sul Convegno di studio tenutosi a Brescia il 16 settembre 2005, a cura del Ce.Doc (Centro di Documentazione sulla storia del movimento cattolico bresciano) in collaborazione con la locale Congregazione dell’Oratorio, nel 40.mo della morte dell’oratoriano card. Giulio Bevilacqua. Del Convegno escono ora gli Atti: Giulio Bevilacqua a quarant’anni dalla morte (1965-2005), a cura di L. Ghislieri e R. Papetti, Brescia, Ce.Doc.-Morcelliana, 2006, pp. 176.

La prima parte del libro è dedicata alla sessione mattutina del Convegno, caratterizzata dalla relazione del prof. Fulvio De Giorgi (Università Cattolica del S. Cuore) che ha inquadrato “La figura e l’opera di p. Giulio Bevilacqua”. Seguono le comunicazioni relative alla lettura di alcune opere significative bevilacquane: Scritti fra le due guerre (Enzo Giammancheri); La luce nelle tenebre e L’uomo che conosce il soffrire (Giulio Colombi). La seconda parte riporta i contributi della sessione pomeridiana, in cui è continuata l’analisi delle opere del Bevilacqua: Equivoci, mondo moderno e Cristo (Giacomo Canobbio); Parole ai sacerdoti e La parrocchia e i lontani(Angelo Nassini). Seguono gli interventi di p. Giulio Cittadini, C.O. che ha tracciato i momenti salienti del suo ventennale rapporto con p. Bevilacqua; del prof. Carissimo Ruggeri (archivista dell’Oratorio di Brescia) che ha tenuto una relazione sull’archivio di Bevilacqua conservato in quello della Congregazione; di mons. Giuseppe Treccani che ha recato una toccante testimonianza sugli ultimi giorni della vita terrena del cardinale-parroco.

Il testo è corredato da ricca appendice documentaria, suddivisa in due sezioni: testi di p. Bevilacqua particolarmente significativi e attuali; scritti su p. Bevilacqua di Giovanni Battista Montini-Paolo VI, di Mario Bendiscioli e di Enzo Giammancheri. Il volume, che si conclude con un breve profilo biografico e intellettuale, redatto dal prof. Matteo Perrini, si presenta come utile, prezioso strumento di diffusione della conoscenza del grande oratoriano che, avendo vissuto radicalmente la propria esperienza di cristiano in costante rapporto con il mondo e la sua complessità, ha ancora molto da dire e da insegnare al nostro tempo.