Solennità di S. Filippo Neri

Il Padre Procuratore Generale augura a tutte le Congregazioni dell’Oratorio nel mondo, a tutte le comunità in formazione e a tutti i progetti di Fondazione, unitamente a tutti i sodali e agli “amici di San Filippo”, Buona Festa liturgica del nostro Santo Padre Filippo Neri.
Che San Filippo benedicente, come lo vediamo nell’immagine, continui, in questo anno che ci prepara alla ricorrenza del quarto centenario della canonizzazione, a benedire tutti e ciascuno di noi “sua famiglia” con copiose grazie e doni del cielo.

Buona Festa a tutti!

P. Michele Nicolis C.O.
Procuratore Generale

Buona Pasqua

Il Padre Procuratore Generale augura a tutti i Confratelli delle Congregazioni dell’Oratorio di San Filippo Neri del mondo una Buona e Santa Pasqua nel Signore Risorto.
Come l’anno scorso, anche se in modalità diversa, stiamo vivendo settimane difficili, in ogni parte del mondo. La pandemia, se non bloccati nelle nostre case ci tiene frenati e limitati nei nostri spostamenti e nelle nostre attività pastorali. Anche la stessa Eucarestia con i nostri fedeli spesso è ridotta o limitata. Anche quest’anno possiamo vivere questo momento di “fatica” come un modo per associarci alla passione di Gesù. E, ovviamente, stiamo condividendo le fatiche e le sofferenze di quei fratelli e sorelle che sono ammalati, che sono saliti al cielo, che hanno perduto un affetto caro, che hanno problemi di lavoro o altre difficoltà. Ma, come ben sappiamo, crediamo, annunciamo e predichiamo, la croce del venerdì santo lascia sempre spazio al trionfo della Pasqua di Risurrezione. Anche quest’anno, allora, celebriamo con grande gioia il Cristo “Luce del Mondo” che vince il peccato, la morte, la tristezza, l’angoscia, il dolore e la paura.
Che il Risorto, quindi, illumini i nostri passi di ogni giorno e porti nuova e rinnovata speranza nelle nostre case, nelle nostre comunità, nelle nostre chiese e, sempre, nel cuore di ciascuno di noi.
Il nostro Padre San Filippo Neri interceda sempre per noi, ci ricolmi il cuore della sua gioia contagiosa: e, pieni della gioia di Cristo Risorto, possiamo trasmetterla nuovamente ai fratelli che incontreremo nelle nostre attività pastorali, nel nostro ministero e nella nostra vita.
Un caro saluto e augurio a tutti e ricordiamoci sempre vicendevolmente nella preghiera.

BUONA PASQUA NEL CRISTO RISORTO

P. Michele Nicolis
Procuratore Generale

Natale 2020

Paolo Veronese, Adorazione dei Magi, Vicenza (IT)

Carissimi,
Siamo giunti alla grande Solennità del Natale del Signore.
In molti ci parlano di un Natale diverso, più contenuto, più limitato, meno festoso.
È vero, se si tiene conto che alcuni momenti di aggregazione non si potranno vivere come eravamo abituati, che alcune persone care non ci sono più, che altre sono ricoverate negli ospedali o costrette a solitarie quarantene.
Ma l’evento straordinario dell’Incarnazione si rinnova anche quest’anno: Dio nasce bambino nel cuore di ciascuno di noi! In questo senso il Natale è come quello degli altri anni, e senza averlo voluto – anzi – ha la possibilità di aiutarci ad essere più autentici, più puri, più distaccati dalle cose del mondo e più rivolti con la mente, con il cuore e con tutto il nostro essere SOLO a LUI!
E allora che il Natale del Signore sia nuovamente un evento di luce, di gioia, di pace e, mai come in questo momento, di rinnovata speranza in Lui e nel futuro che Egli ci prepara davanti!

Il quadro di Paolo Caliari, detto il Veronese, ci ritrae una natività con i Magi che adorano, in mezzo a quelle che possono sembrare rovine o, meglio, a quello che è un cantiere, un luogo dove si costruisce qualcosa di nuovo, un luogo dove si edifica una casa.
Che il nostro cuore sia una “casa in costruzione”, un luogo dove possiamo “ricostruirci in Cristo” e grazie a Cristo. Dove la nostra umanità, grazie a Lui e all’incontro con Lui può essere nuovamente ricostruita. E questo sarà possibile grazie al rinnovarsi del nostro rapporto con il DIO-CON-NOI, e grazie a relazioni nuove con i fratelli che incontriamo e che incontreremo ogni giorno. Possa il domani essere ricco di fiducia e di speranza, attento alle nuove povertà umane e spirituali che abbiamo davanti e desideroso di rifonderci e di ricostruirci in Cristo.

Buon Santo Natale nel Signore Gesù a tutti i confratelli Oratoriani, alle Comunità in formazione, ai Progetti di Fondazione e a tutti gli amici dell’Oratorio!

In Domino et in San Philippo Neri

P. Michele Nicolis C.O.
Procuratore Generale

San Filippo Neri: la sua opera e la sua eredità

Proponiamo due interviste a p. Michele Nicolis, Procuratore Generale e Preposito della Congregazione dell’Oratorio di Verona e di p. Rocco Camillò, preposito della Congregazione dell’Oratorio di Roma sul carisma di san Filippo Neri andata in onda nel giorno della Festa del Santo sul canale TV2000 (i primi 5 minuti del video).

In preparazione alla festa di san Filippo Neri

(tratto da La divozione a san Filippo Neri, Milano 1874)

DELL’ORAZIONE DI FILIPPO

Filippo fin da giovane si diede all’esercizio dell’orazione. Si ritirava spesso dalla presenza delle persone frequentando luoghi solitari dove trascorreva il tempo in sante meditazioni. Da adulto praticava le Quaranta ore dedicandosi completamente alla preghiera e dispiacendosi di doversi interrompere per prendere cibo o riposo. Era tale il suo desiderio di preghiera e l’importanza che ad essa riconosceva che volle chiamare la Congregazione da lui istituita Congregazione dell’Oratorio. Il suo grande esempio ci confonde se lo confrontiamo con il poco tempo che sappiamo dedicare alla preghiera, non sapendo scegliere tra le tante ore del giorno un quarto d’ora per distrarre la mente dalle cose del mondo e pensare a Dio e all’eternità. Questa non è la condotta di un buon cristiano e così non voglio continuare. Per l’avvenire voglio avere più cura verso un così necessario esercizio.

L’orazione di Filippo era talmente fervente che era sempre accompagnata da tenerissimo pianto. Piangeva se contemplava le vite de’Santi, piangeva se pensava alle offese che a Dio si fanno. Ed io, che con tanti miei peccati sono stato la cagione delle pene che patì il Redentore, non so spargere una lacrima di contrizione? Preghiamo perché il nostro cuore, più duro di un macigno, si intenerisca e diventi da cuore di sasso un cuore di carne.

Filippo riponeva tutta la sua fiducia nell’orazione. Non interpretava mai nessun affare di qualche importanza senza anteporvi prima un momento di preghiera. Egli era solito dire: Come ho tempo di fare orazione, ho sicura speranza di ottenere dal Signore qualsivoglia grazia io gli domandi. Che rimprovero è questo alla mia disattenzione? Per tutto il giorno sono occupato in attività e mi adopero in tanti e pericolosi affari senza il dovuto ricorso all’orazione. E qual esito felice potranno mai avere tali occupazioni senza se non riconoscono per principio una scorta tanto importante. Che superficialità ho dimostrato a consigliarmi più con gli uomini che con Dio. Riconosco il mio errore e per l’avvenire non voglio più fare un passo senza prima chiedere a voi, mio Dio, lume e consiglio per agire sempre conforme al vostro santo volere.

Preghiera

O mio Santo avvocato Filippo, che fosti sommamente amante della preghiera , ottienimi uno stabile affetto verso questo santo esercizio. Aiutami, durante le mie occupazioni, a non perdere mai di vista il mio Dio. Ottienimi quello spirito pieno di zelo che insegnasti a tanti tuoi devoti. Fa’ che con il tuo esempio, io ritrovi le mie delizie nel conversare con Dio affinché dopo aver vissuto in un’intima comunione con lui, meriti per la tua intercessione, di arrivare a goderlo in Cielo insieme a te, eternamente.