Pontificium Institutum Altioris Latinitatis

Il 5 maggio scorso la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha nominato il prof. Manlio Sodi Preside-Decano della Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche (Pontificium Institutum Altioris Latinitatis) per il triennio 2011-2014.
 

Riportiamo il testo dell’intervista rilasciata a Zenit (20 giugno) dal prof. Sodi a Antonio Gaspari sul tema: “Ha ancora senso studiare latino e greco?”

Perché è importante studiare il latino?

Sodi: Non si può vivere staccati dalla cultura in cui si è nati e si è sviluppato un insieme di elementi che fanno della persona la sua essenza. E la lingua è un elemento essenziale di questa realtà. Osservando le nostre lingue “neo-latine” non possiamo trascurare l’origine “latina” appunto del nostro parlare. Ma questo sarebbe di poco conto se dimenticassimo che la maggior parte del patrimonio culturale dell’antichità, che si è sviluppato attorno al bacino del mediterraneo, è giunto fino a noi in lingua latina e greca. Conoscere il latino, pertanto, costituisce la chiave per poter accedere a questo immenso patrimonio cui guardano con interesse popoli lontanissimi dal nostro ambito geoculturale e tuttavia affascinati da una lingua che racchiude tesori di cultura che inondano l’umanità ma attraverso le traduzioni.

Da dove nasce il grande interesse per la lingua latina in nazioni come la Cina e gli Stati Uniti?

Sodi: Desta sorpresa conoscere l’interesse per il latino, manifestato anche in questi giorni, da popoli e culture molto distanti da quella latina. Dalla Cina agli Stati Uniti, passando dai Paesi anglofoni per giungere in Finlandia dove esiste anche una radio che trasmette in lingua latina… rimaniamo davvero sorpresi. Al di là dell’evento “notizia” che fa parte degli obiettivi di un giornale, l’interesse per il latino è il frutto della scoperta di valori culturali che la Cina, per esempio, aveva già fatto quattro secoli fa con la presenza dei Gesuiti, e con Matteo Ricci in particolare. Per il mondo di lingua inglese poi l’attenzione è ancora più comprensibile dato che sembra essere la lingua con maggiori etimologie latine. Tutto questo interesse costituisce uno stimolo enorme per saper riscoprire e approfondire una lingua che è anzitutto portatrice di una cultura complessa e quanto mai articolata, e i cui elementi spaziano in un arco di quasi tre millenni!

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