In ricordo di P. Angel Alba Alarcos

Nato nella città di Alcalá de Henares nel 1931, entra nell’Oratorio a 20 anni. Frequentati gli studi ecclesiastici che completò a Roma, dove riceve l’Ordinazione Sacerdotale il 13 marzo 1954, celebrò la Prima Messa nell’Oratorio di Siviglia.

P. Angel Alba Alarcos, dell’Oratorio di Alcalá de Henares (Spagna)

Sacerdote pio e apostolico mostrò sempre una particolare preoccupazione per l’educazione cristiana di bambini e giovani. Nella sua città natale, al tempo dell’industrializzazione di Madrid e dell’arrivo massiccio di famiglie emigranti, fonda il collegio San Filippo Neri e collabora inoltre nella pastorale del collegio delle Religiose Filippine (“RR. Filipenses”).

Ricoprì per molti anni l’incarico di Procuratore Nazionale della Federazione degli Oratori di Spagna e diresse la Delegazione diocesana per l’Apostolato della Preghiera irradiando così il suo amore verso S. Filippo e l’Oratorio. Oratoriano studioso, ricercatore e storico, ebbe come particolare occupazione nella Congregazione la dedizione alla catalogazione e alla custodia degli importanti fondi della sua biblioteca.

Frutto delle sue ricerche trasmette come patrimonio culturale molti libri pubblicati su temi oratoriani lasciando evidente l’apporto spirituale e culturale degli Oratori spagnoli nel corso della storia alla Chiesa spagnola. Si addormentò nel Signore il 23 marzo nella sua città di Alcalá, alla cui Storia lo ha incorporato il recente riconoscimento del suo Comune, dedito al suo sacerdozio con il quale diede gloria a Dio, alla Chiesa e all’Oratorio per 66 anni fino agli ultimi giorni della sua vita.

Riposi in pace

Preghiera di Papa Francesco in questo momento di difficoltà per l’umanità e per la Chiesa

“O Maria, tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza. Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede. Tu, Salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova. Aiutaci, Madre del Divino Amore, a conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà Gesù, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato dei nostri dolori per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione. Amen. Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”.