Morte di Sua Santità Giovanni Paolo II

Carissimi Padri e Confratelli,

la pia morte di Sua Santità Giovanni Paolo II, nostro amato Pastore, ci stringe in spirito di fede e con immenso, filiale affetto attorno alle Sue spoglie mortali per esprimere, con tutta la Chiesa, il dolore ed il ringraziamento della Famiglia Oratoriana.

La Chiesa e l’intera umanità hanno avuto in Lui il Padre, Guida sicura e Roccia di sostegno, ed il pianto che oggi sgorga dal cuore è pianto di figli, intriso della dolce certezza che l’amore con cui lo abbiamo amato  è l’omaggio più vero alla memoria di Colui che la storia registrerà come uno dei più grandi Pontefici.  

A noi dell’Oratorio – tra i tanti segni della Sua Paterna benevolenza – rimane, in particolare, il Discorso consegnato al Congresso Generale del 2000 che riascoltiamo con commozione in questo momento di sofferenza e di luce, rinnovando alla Sua memoria quel grazie colmo di affetto che gli abbiamo detto nella sala Clementina, durante l’Udienza concessaci nell’ottobre 2000.

Quell’incontro è presente nella nostra mente come l’icona della Famiglia Oratoriana.

2 aprile 2005, ore 21,37

Vostro in Corde Christi et s. P. N. Philippi
Edoardo Aldo Cerrato, C.O.
Procuratore Generale


Carissimi Sacerdoti e Laici Oratoriani!

1. Sono lieto di porgere il mio cordiale benvenuto a ciascuno di voi, partecipanti al Congresso Generale della Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, che con questa visita avete voluto riaffermare sincera devozione al Vicario di Cristo e piena adesione al Suo Magistero, nello spirito del vostro Fondatore, che ha amato la Chiesa con tutto se stesso, e vi ha lasciato in eredità la sua fedeltà senza riserve alla Sede di Pietro.

Nel salutarvi con affetto rivolgo, altresì, un cordiale pensiero ad ognuna delle Congregazioni rappresentate al vostro Congresso Generale, esprimendo viva gratitudine per il bene che compiono e rallegrandomi della crescita che l’Oratorio sta conoscendo in diverse parti del mondo.

2. La vostra Confederazione, istituita dalla Sede Apostolica per unire nel vincolo della carità e del reciproco aiuto le singole Congregazioni dell’Oratorio, nei recenti Congressi Generali si è impegnata a rivedere i testi costituzionali nella linea indicata dalla Chiesa in occasione del Concilio Ecumenico Vaticano II. All’alba del terzo millennio cristiano, la vostra Assise si propone di rivisitare, sotto il profilo prevalentemente pastorale, le sorgenti del movimento spirituale che trae origine da San Filippo Neri, con l’intento di rispondere fedelmente alla missione di sempre: condurre l’uomo all’incontro con Gesù Cristo “Via, Verità e Vita”, realmente presente nella Chiesa e “contemporaneo” di ogni uomo.

Tale incontro, vissuto e proposto da San Filippo Neri in modo originale e coinvolgente, porta a diventare uomini nuovi nel mistero della Grazia, suscitando nell’animo quella “gioia cristiana” che costituisce il “centuplo” donato da Cristo a chi lo accoglie nella propria esistenza. Favorire un personale incontro con Cristo rappresenta anche il fondamentale “metodo missionario” dell’Oratorio. Esso consiste nel “parlare al cuore” degli uomini per condurli a fare un’esperienza del Maestro divino, capace di trasformare la vita. Ciò si ottiene soprattutto testimoniando la bellezza di un simile incontro, da cui il vivere riceve senso pieno. E’ necessario proporre ai “lontani” non un annuncio teorico, ma la possibilità di un’esistenza realmente rinnovata e perciò colma di gioia.

Ecco la grande eredità ricevuta dal vostro Padre Filippo! Ecco una via pastorale sempre valida, perché iscritta nella perenne esperienza cristiana! Auspico che la rivisitazione delle fonti della spiritualità e dell’opera di San Filippo, operata dal vostro Congresso, susciti in ciascuna Congregazione una rinnovata consapevolezza della validità e dell’attualità del “metodo missionario” del vostro Fondatore e rechi un significativo contributo all’impegno della “nuova evangelizzazione”.

3. L’Oratorio nacque dalla fede e dal genio di San Filippo Neri, che seppe comporre in armoniosa sintesi la dimensione carismatica e la piena comunione con i Pastori della Chiesa e, nella Roma del suo tempo, venne incontro con grande sapienza alle necessità spirituali e materiali della gioventù, testimoniando a tal punto la dimensione gaudiosa della fede, da essere considerato “il profeta della gioia cristiana”. L’Oratorio caratterizza fin dagli inizi la vostra Congregazione, che da esso prende il nome, come ricorda la Bolla “Copiosus in misericordia” con cui Gregorio XIII la istituì nell’Anno Santo del 1575. Nata con la partecipazione di sacerdoti secolari, provenienti dalla prima esperienza dell’Oratorio e posta al suo servizio, la vostra Congregazione deve continuare a conservare al centro dei propri interessi tale benemerita istituzione, con i suoi intenti originari, il suo metodo ed il suo stile, sempre adattabile alle necessità dei tempi.

Come ricorda l’“Itinerario Spirituale”, approvato nel Congresso Generale 1994: “Il fine specifico e la missione della Congregazione dell’Oratorio è la nascita e la crescita di autentiche comunità cristiane, luce e sale della terra”. Nelle vostre Costituzioni esse sono presentate, fin dai primi articoli, come un’unione fraterna di fedeli i quali, seguendo le orme di San Filippo Neri, si prefiggono ciò che egli insegnò e fece, diventando così “un cuore solo ed un’anima sola” (At 4,3). Il modello a cui si ispirano sono gli incontri di preghiera semplici e familiari ed i colloqui spirituali del vostro Padre Filippo con penitenti ed amici. In tale prospettiva, l’Oratorio riconosce la sua identità nel “praticare in comune la trattazione della Parola di Dio in modo familiare, nonché l’orazione mentale e vocale, onde promuovere nei fedeli, come in una scuola, lo spirito contemplativo e l’amore delle cose divine”.

Faccio voti che l’Oratorio, ponendosi al servizio degli uomini con semplicità d’animo e letizia, sappia manifestare e diffondere tale metodo spirituale in maniera sempre più attraente ed efficace. Potrà così offrire una coerente ed incisiva testimonianza, vivendo in pienezza il fervore delle origini e proponendo agli uomini di oggi un’esperienza di vita fraterna fondata principalmente sulla realtà, accolta e vissuta, della comunione soprannaturale in Cristo.

Chi vuol altra cosa che non sia Cristo, non sa quello che si voglia; chi dimanda altra cosa che non sia Cristo, non sa quel che dimanda; chi opera e non per Cristo, non sa quel che si faccia”. Queste parole del vostro santo Fondatore indicano il criterio sempre valido di ogni rinnovamento della comunità cristiana, che consiste nel ritornare a Gesù Cristo: alla sua parola, alla sua presenza, all’azione salvifica che Egli attua nei Sacramenti della Chiesa. Tale impegno condurrà i Sacerdoti a privilegiare, com’è nella vostra tradizione, il ministero delle Confessioni e l’accompagnamento spirituale dei fedeli, per rispondere pienamente al vostro carisma ed alle attese della Chiesa. Essi aiuteranno in tal modo i laici appartenenti agli Oratori secolari a comprendere l’essenziale valore dell’essere “christifideles”, alla luce dell’esperienza di San Filippo che, riguardo al laicato, anticipò idee e metodi che si sarebbero rivelati fecondi nella vita della Chiesa.

4. Le vostre Congregazioni, fedeli all’autonomia voluta dal santo Fondatore, vivono particolarmente legate alla realtà delle Chiese particolari ed alle situazioni locali. Ma occorre non dimenticare l’importanza che pure riveste, nella vita delle Comunità e dei loro membri, il legame fraterno con le altre Congregazioni che costituiscono la Confederazione. E’ attraverso tale legame che la caratteristica autonomia delle singole Case si apre al dono della fattiva carità e le Comunità confederate trovano un valido aiuto a crescere nella fedeltà al carisma oratoriano.

Ogni Congregazione dedichi particolare cura alla formazione iniziale e permanente dei singoli e delle Comunità, per assimilare l’ideale trasmesso da San Filippo e riproposto dai testi costituzionali, in vista di una crescente vitalità spirituale e di un’efficace presenza apostolica.

In particolare, vi esorto a lasciarvi guidare da questi valori, soprattutto nell’avvicinare il mondo giovanile, che è carico di promesse, nonostante le difficoltà, sentendovi inviati specialmente a quanti sono “lontani”, ma tanto vicini al Cuore del Salvatore. In tale contesto, vi sarà di grande sostegno la tradizionale sensibilità degli Oratoriani per l’arte e la cultura, vie particolarmente idonee per una significativa presenza evangelizzatrice.

La Vergine Maria, “Madre e fondatrice dell’Oratorio”, sia per ciascuno di voi il modello cui ispirarvi costantemente nell’accogliere con piena disponibilità il dono dello Spirito e nell’annunciare la gioia di Cristo ai fratelli.

Con tali voti, mentre vi affido alla celeste intercessione di San Filippo Neri, imparto a ciascuno ed all’intera Confederazione dell’Oratorio una speciale Benedizione Apostolica.

JOANNES PAULUS PP. II