Oratorio di San Filippo Neri BIELLA |
─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ « Io non voglio altro se non la tua santissima volontà, o Gesù mio » (San Filippo Neri) ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─ ─
|
CONGREGAZIONE ATTIVITÁ SERVIZI |
Lettera del Padre Novembre 2012
Novembre… Beati voi!!
(Michel Menu)
Ma come tutte le nascite ci sono “le
doglie del parto”. La Lettera ai Romani(8,22-24) dice: Sappiamo bene
infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie
del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie
dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la
redenzione del nostro corpo. Poiché nella speranza noi siamo stati
salvati. Popoli in ansia, uomini e donne affaticati che si chiudono
nelle poche certezze che ancora si riescono a scorgere, la fatica a
scegliere “per sempre”, e così via…
E io, noi, che facciamo? Gioca, non stare
a guardare!- dobbiamo assumerci la nostra responsabilità, è questo il
momento storico in cui ciascuno di noi deve scegliere se stare dalla
parte della luce o del buio, della speranza a tutti i costi o del
lamentarsi e dell’affanno.
Senza fraintendimenti. “Con Te, faremo
cose grandi!” “Con Te”…ecco la chiave di volta di tutto il nostro agire.
Mai da soli, “sai, da soli non si può fare nulla”, ma con Te. E’ il
Signore che ci chiama ad essere protagonisti di questo tempo insieme a
Lui. Annunciatori e testimoni convinti che abbiamo di fronte tempi
buoni, giorni sereni. E che questa serenità non dipende dalle cose, ma
dal modo di vivere.
La Via Oratorii ci invita nella
concretezza del quotidiano a riscoprire i segni della Provvidenza di
Dio…, ci chiama e ci interroga sui valori essenziali della vita, su ciò
che conta veramente, su come vogliamo mettere in pratica la vocazione
che tutti noi abbiamo ricevuto di costruire un mondo a misura d’uomo e
più solidale, onesto, sereno. Un mondo dove la Carità sia segno concreto
del nostro essere di Cristo e dove abbia “stabile dimore la giustizia”.
Quando al tramonto dell’Impero di Roma i
barbari premevano ai confini, un gruppo sparuto di uomini e donne che si
chiamavano “cristiani” da un rabbi ebreo che era stato ucciso in croce.
si rendevano disponibili all’accoglienza, alla condivisione, alla
ricostruzione. Venne poi Benedetto da Norcia e i suoi monaci a costruire
quella che oggi chiamiamo Europa. E dalla distruzione di un impero
nacque un tempo nuovo di serenità e di speranza.
Tocca a me e a voi, meglio tocca a noi,
indicare le mete, magari lontane, e la strada per raggiungerle. Solo chi
ha vissuto in prima persona l’esperienza del Signore Risorto può
indicare nuove vie di quotidianità eroica. Credo di poter dire che a
nessuno di noi verrà chiesto di donare il sangue, ma la vita sì! Donare,
offrire la vita per seminare Speranza. “Nella speranza siete stati
salvati!”. Grande Paolo!
Allora seminare Speranza. Compito
affascinante e splendido. Seminare la Speranza nel cuore degli uomini di
oggi significa costruire il mondo di domani, seminare l’Amore-Carità
significa vedere germogliare nuovi modi di vivere, più solidali e
fraterni, seminare il desiderio del Bello e del Buono significa porre le
basi per un rinnovamento radicale delle scelte per viverle come
definitive perché indietro non si torna, ma si cammina verso un “oltre”
capace di generare orizzonti nuovi.
“Con Te faremo cose grandi…di Te si
riempiranno sguardi, la speranza che risplenderà nei volti…”
Amici miei, coraggio, non temete, Egli
viene a salvarci! Abbiamo bisogno di coraggio, il coraggio di mettere in
gioco la nostra vita, le nostre scelte, i nostri sogni, sapendo che non
dobbiamo temere. Un brano dal libro dei Numeri dice “Fossero tutti
profeti in Israele!”
…non tiriamoci indietro. Non fermiamoci,
ma, guardando avanti, sogniamo il mondo come Gesù Cristo lo sogna e
giochiamoci in prima persona perché il “sogno” diventi realtà Nel mese in cui abbiamo contemplato la Gerusalemme celeste con i Santi e con i nostri cari Defunti…
P. Giovanni
|