Novena di S. Filippo Neri – Nono giorno

La perseveranza di S. Filippo

La costanza in un tenore di vita umile, castigato e spirituale non abbandonò mai, nel corso della sua lunga vita, Filippo. Ogni giorno fu ricco di devozione e di opere di carità. Preso dall’amore di Dio e dedito al bene del prossimo, si prodigò fino all’ultimo con generosità estrema nel ministero sacerdotale. Voleva egli infatti che il Signore, nel momento della morte, lo trovasse, quello servo fedele, intento nelle opere di pietà.  

3 Gloria

Filippo non si lasciò piegare da contrarietà, fatiche e opposizioni, né mai tralasciò di seguire quanto il Signore gli ispirava e sapeva essere il suo dovere. Sempre uguale a se stesso e sereno, era solito ripetere: non bisogna mai tralasciare le devozioni, perché se il demonio vi fa tralasciare una volta un’ opera di bene, facilmente la farà tralasciare una seconda e poi una terza, finché la cosa si risolverà in niente.

3 Gloria

Filippo esortava di frequente i suoi figli spirituali alla perseveranza e li invitava alla frequenza dei sacramenti e della Messa, alla fuga delle occasioni di male, a una tenera devozione verso la Madonna, a rinnovare spesso i buoni propositi e a non perdersi mai di coraggio nelle tentazioni. Per questo prescrisse negli esercizi  dell’Oratorio la recita quotidiana di cinque Pater e Ave per chiedere al Signore la perseveranza nel suo divino servizio.

3 Gloria

O nostro Santo protettore, che impetraste ai vostri devoti il dono della perseveranza nel bene, degnatevi di impetrarlo anche a noi. Otteneteci la grazia di espiare i nostri peccati in vita, di spezzare i legami che ci tengono avvinti alle vanità del mondo e di avere invece una ferrea costanza nella pratica della vita cristiana, sicché possiamo sperare nella beatitudine eterna con voi in Paradiso.

(P. Gaetano Angilella, Novena in onore di S. Filippo Neri, Roma 1962)


BUONA FESTA DI SAN FILIPPO NERI

Il Padre Procuratore Generale augura a tutte le Congregazioni dell’Oratorio, a tutte le comunità in formazione, a tutti i Progetti di Fondazione e a tutti i sodali e amici laici BUONA FESTA del nostro Santo Patrono Filippo Neri.

Novena di S. Filippo Neri – Ottavo giorno

La devozione di S. Filippo



Filippo fu innanzitutto devoto della SS. Eucarestia. Da laico si comunicava ordinariamente ogni giorno, da sacerdote celebrò la S. Messa anche infermo. Nell’accostarsi alla Comunione non di rado si sentiva rapito dall’amore di Dio e rimaneva preso dall’estasi. Accurata era la sua preparazione al Sacramento e raccolto il suo ringraziamento e trovava dolce l’intrattenersi dinanzi a Gesù sacramentato, tanto che fu uno dei propagatori della devozione eucaristica in Roma.

3 Gloria

La considerazione della Passione di Gesù commuoveva intensamente Filippo, tanto da farlo lacrimare. Si narra infatti che non poté seguire le lezioni nell’Ateneo romano, perché un’immagine del Crocifisso che era nell’aula prendeva tutta la sua attenzione toccandogli profondamente il cuore. Ecco perché teneva, in stanza, presso di sè un crocifisso staccato dalla croce per tenerlo fra mano e adorando l’immagine del Redentore esprimere la pienezza dei suoi spirituali sentimenti.

3 Gloria

Intensa e caratteristica della spiritualità di Filippo fu la dolce devozione verso la Vergine SS.ma. Fin da giovane amò chiamare la Madonna: Mamma mia. Da sacerdote ebbe spesso visioni, in cui la Vergine gli apparve confortandolo, per cui poteva, a ragione ripetere: siate devoti della Madonna, chè non vi è mezzo più potente per ottenere grazie da Dio, che la Madonna Santissima!

3 Gloria

O nostro Santo patrono, che riceveste tanti favori da Gesù e da Maria, per la fiduciosa e fervorosa devozione verso di essi, illuminate la nostra mente e movete la nostra volontà, in modo che ci sentiamo anche noi infiammati di amore soprannaturale e siamo filialmente devoti della Trinità augusta e della dolce mediatrice Maria SS.ma.

(P. Gaetano Angilella, Novena in onore di S. Filippo Neri, Roma 1962)

Novena a S. Filippo Neri – Settimo giorno

L’amore di S. Filippo verso il Prossimo

Prima di divenire sacerdote, nei lunghi anni del suo apostolato laicale in Roma e quindi da ministro di Dio, Filippo si dedicò con generosità grande a beneficare spiritualmente e materialmente il prossimo. Cercava di farsi sempre tutto a tutti per attirare tutti a Dio. Girando per le vie e le piazze della città eterna, invitava amabilmente coloro che eran lontani dalla pratica della vita cristiana a ritornare ad essa. Riuscì non solo a migliorare i costumi di molti, ma anche a convertire eretici e non cristiani.

3 Gloria

Non contentandosi di giovare spiritualmente, pensò anche alle necessità materiali dei prossimi. Famiglie afflitte, ragazze povere, vedove abbandonate, pellegrini, convalescenti bisognosi di cure e malati d’ogni genere sperimentarono la sua grande carità. E alla pratica di questa virtù portò molti suscitando in essi la fiamma spirituale, che li rese generosi e fecondi di bene.

3 Gloria

Filippo non solo aiutò materialmente e spiritualmente i prossimi, ma anche moralmente, giovandosi in ciò delle sue naturali doti di carattere. Sempre sereno, affabile, piacevole, allegro, avvicinò amabilmente quanti potè. Inoltre stimava tutti, onorava tutti, compativa tutti, sicchè riuscì ad attrarre moltissimi al suo seguito e portarli a una intensa vita cristiana. 

3 Gloria

Glorioso Santo, che tanto vi adopraste per il bene dei prossimi, stimolate anche in noi un forte impulso ad avere compassione dei poveri, degli indigenti, degli afflitti, degli oppressi, dei traviati. Impetrateci uno spirito di comprensione e mitezza, in modo che non ci sfuggano parole spiacevoli o inopportune, e riusciamo invece, secondo l’invito del Vangelo a scusare chi ci contraddice o danneggia, pregando per loro. 

(P. Gaetano Angilella, Novena in onore di S. Filippo Neri, Roma 1962)

Novena a S. Filippo Neri – Quinto giorno

Il Distacco dai Beni di S. Filippo

L’animo di Filippo era del tutto distaccato dai beni di questo mondo, sicché rifiutò non solo le possibilità economiche offertegli da uno zio, ma rinunciò anche alla stessa eredità paterna. Parimenti rifiutò legati e doni, offertigli da varie parti e per cifre talvolta anche rilevantissime. Arrivò perfino a risanare un moribondo, quando seppe che lo aveva lasciato erede.

3 Gloria

Non solo Filippo non curò le ricchezze e le comodità, ma neppure accettò onori o distinzioni, e quando gli fu offerta la dignità cardinalizia, alzando gli occhi al cielo esclamò: Paradiso, Paradiso!

3 Gloria

Filippo non si sentiva attaccato ai beni terreni, perché considerava la vanità delle cose del mondo, che non posson portare la vera felicità. Era infatti solito dire: Chi vuole roba, non avrà mai spirito, e chi vuol altro che Cristo, non sa quel che vuole.

3 Gloria

O grande Santo, che preferiste una vita povera e austera alle comodità che vi poteva offrire la vita e la famiglia, per insegnarci a tenere in nessun conto le ricchezze e i beni transitori del mondo, per desiderare invece quelli eterni, vi preghiamo che ispiriate nei nostri cuori simili sentimenti, perché ricordandoci di esser figli di un Dio che volle esser povero ed umile, sappiamo disprezzare le cose caduche desiderando invece i valori eterni dello spirito.

(P. Gaetano Angilella, Novena in onore di S. Filippo Neri, Roma 1962)

Novena a S. Filippo Neri – Quarto giorno

La Purezza di S. Filippo

La purezza fu la virtù più cara a Filippo e puro seppe conservarsi fin dalla prima giovinezza. Limpidi infatti erano i suoi occhi e modesto il suo atteggiamento, in modo che chi lo avvicinava ne subiva l’influenza purificatrice. Imponeva rispetto con la sua presenza e aiutava chi aveva rapporti con lui a conseguire la grande virtù.

3 Gloria

Non mancarono ostacoli alla purezza di Filippo. Fin da giovane fu più volte incitato a peccare, e, anche da sacerdote, gli furono tese insidie da persone di cattivi costumi, ma egli adottò sempre la norma che raccomandava ai suoi figli spirituali: nella guerra dei sensi vince chi fugge!

3 Gloria

Mortificando i sensi, fuggendo le occasioni, e soprattutto con la preghiera fervorosa e la devozione filiale verso la Vergine Santissima, e la pratica dei sacramenti si difese sempre e consigliò a tutti tali pratiche per difendersi.

3 Gloria

O glorioso Santo, cui l’angelica purezza permise di contemplare la Vergine Santissima e il suo Divino Figlio, ispirateci un’inclinazione efficace a questa fondamentale virtù, che eleva l’anima dell’uomo nella sfera soprannaturale. Voi che sapeste domare gli istinti deteriori della natura e assoggettarla alla legge dello spirito, otteneteci la forza e la grazia di allontanare prontamente le lusinghe dei sensi e custodirci nella modestia dei pensieri e degli atteggiamenti, in modo da conservarci immacolati nel corpo e nell’anima, affinché, grati al Signore, possiamo meritarci la beatitudine promessa ai puri di cuore.

(P. Gaetano Angilella, Novena in onore di S. Filippo Neri, Roma 1962)

Novena a S. Filippo Neri – Secondo giorno

Dell’Umiltà di S. Filippo

Filippo era così umile, che fu necessario un comando del suo confessore per deciderlo ad accettare l’ordinazione sacerdotale. Fu inoltre così contrario ad ogni onore, che, non solo replicatamente ricusò dignità ed anche la porpora cardinalizia, ma neppure volle essere chiamato fondatore della Congregazione dell’Oratorio , dicendo che di tutto era stata autrice la Madonna.

3 Gloria

Filippo, benché ben noto per le opere sue, e ritenuto da molti per santo, e stimato da personaggi ecclesiastici e laici e dagli stessi pontefici, dei quali alcuni giunsero anche a baciargli le mani, si considerava ugualmente un grande peccatore e andava ripetendo. Povero me! Non ho fatto bene alcuno!

3 Gloria

La pratica dell’umiltà portò Filippo, non solo a rifiutare gli onori, ma persino a nascondere le sue doti intellettuali e morali, preferendo farsi stimare uomo dappoco e stolto, accettando disprezzi e mortificazioni.

3 Gloria

O umilissimo Santo, che volendo in pieno imitare Gesù aborriste dalle lodi degli uomini, accogliendone invece il disprezzo e le derisioni, fateci comprendere il valore di una vita raccolta e spirituale, e valutare ogni mansione anche la più modesta e vile. Imprimeteci nell’intelletto una giusta valutazione di ciò che il mondo ritiene grande, considerando invece la vera grandezza dei valori dello spirito, che soli ci fanno conquistare il premio eterno, dimodochè amiamo l’umiltà di cuore che è l’unico mezzo che ci rende grati al Signore.

(P. Gaetano Angilella, Novena in onore di S. Filippo Neri, Roma 1962)