Oratorio in musica

Il P. Procuratore Generale presiede in S. Maria in Vallicella l’incontro dell’Oratorio “Le tue Indie saranno Roma! San Filippo Neri, apostolo per le strade di Roma…”. Musiche: J. S. Bach: Primo Concerto Brandenburghese; G. F. Haendel: Suite in Re dalla “Water Music”, eseguite dalla Accademia Musicale San Pietro diretta dal M° Pierre Paul, O. M. V.

Riportiamo l’introduzione del P. Procuratore Generale:

“Le Tue Indie sono Roma” disse il monaco delle Tre Fontane a Padre Filippo quando egli si recò a chiedere consiglio su un progetto che stava prendendo forma in lui e nei suoi discepoli più intimi… Era il 1556-57. 
Tre secoli dopo, Pio VII dirà le stesse parole a san Gaspare del Bufalo, il santo prete romano che aveva frequentato da giovane l’Oratorio della Vallicella…: “Le tue Indie sono la nostra Roma: inalbera il Crocifisso e annuncia la Parola”!
Padre Filippo dirà – e i suoi discepoli, convinti, ripeteranno –: “Chi fa bene a Roma fa bene al mondo intero”.

Questo incontro dell’Oratorio in musica, cari Amici, conclude la rassegna di quest’anno ed apre, al tempo stesso, la festa annuale del nostro Padre San Filippo.

Filippo e Roma; Filippo a Roma! Fiorentino – e ci teneva “che si sapesse ch’ei fusse” – e Romano, prete Romano, perché Romani si diventa…! Si diventa attraverso un amore profondo a questa Alma Urbe coinvolta in un misterioso disegno della Provvidenza Divina che ne ha fatto la Apostolica Sedes, la Città “dove siede il successor del maggior Piero”, direbbe Dante, la Città bagnata dal sangue degli Apostoli Pietro e Paolo, la quale – come cantiamo nella festa del 29 giugno – è felix, lieta e feconda, fertile: “O Roma felix”! “Non laude tua sed ipsorum meritis omnen excellis orbis pulchritudinem”: non per la gloria conquistata nel corso della tua storia, ma per i meriti di coloro che ti hanno imporporata con il loro sangue versato per Cristo, tu superi in bellezza il mondo intero!

I brani musicali, festosa espressione dello splendore della musica barocca, ci accompagneranno questa sera nell’ascolto di alcuni episodi della vita e dell’apostolato di Filippo a Roma: la speciale effusione di Spirito Santo ricevuta dal giovane laico Filippo nelle catacombe di S. Sebastiano; i suoi incontri in via dei Banchi Vecchi; la nascità dell’Oratorio e l’incontro con Tomaso Arena; le passeggiate di Padre Filippo per la città, i suoi colloqui con la gente; la testimonianza di quella gioia vera di cui Filippo sempre fu inondato, per dono di Dio, anche in mezzo a difficoltà non lievi e ai momenti di sconforto che non mancarono nella vita di colui che il Ven. Giovanni Paolo II definì “il Profeta della gioia”.

Anche in questo incontro, la Parola di Dio – che sta al centro dell’Oratorio – risuona viva attraverso la vita dei Santi; e la musica si fonde con essa per offrire la gioia della contemplazione: sosta dell’anima in un’oasi di pace dentro il rumore della Città, che sempre può accogliere la proposta che irrompe dall’Alto.
L’Apostolo di Roma – come i Romani Ponetefici definirono Filippo, senza nulla togliere ai meriti di tanti altri Santi che fecero di Roma il loro campo di apostolica testimonianza – proprio con il suo amore per Roma, con la dedizione che vi profuse, con la consapevolezza che Roma è Roma, “cunctarum urbium excellentissima” per essere la Sede di Pietro, ci spinge ad essere cristiani a Roma, nella certezza che “chi fa bene a Roma fa bene al mondo intero”!

Questo momento di ascolto orante è pure il nostro omaggio di fedeltà, di amore filiale, di ammirata devozione al Santo Padre Benedetto XVI, Vescovo di Roma e Sommo Pastore, proprio per questo, della Chiesa universale.