Il B. Valfré pellegrino a Oropa

Il P. Procuratore Generale ringrazia cordialmente l’amico can. Angelo Stefano Bessone per l’articolo sul B. Valfré pubblicato su “Il Biellese” dell’11 maggio. Come il nostro sito ha riportato in marzo – riproducendo il testo del sermone tenuto di P. Edoardo Cerrato a Cava de’ Tirreni, nel III centenario del Beato – il documento cui fa riferimento il Bessone, stimato storico biellese, è dovuto alla cortesia della prof.ssa Ida Ruggiero, benemerita studiosa dell’archivio della Congregazione Cavese.

La lettera del Beato, ritrovata, con altre due, tra i documenti del servo di Dio p. Giulio Castelli, “è datata – scrive P. Cerrato nel citato testo – 5 settembre 1683, ed è prezioso per il riferimento al Giubileo indetto pochi giorni prima della grande battaglia (12 settembre 1683) in cui l’esercito turco di Mehmet IV, comandato dal Gran Visir Kara Mustafa Pasha con l’obiettivo di occupare Vienna e penetrare in Europa, fu sconfitto dall’esercito polacco-austro-tedesco sotto il comando del re di Polonia Giovanni III Sobieski. L’assedio era iniziato il 14 luglio 1683, e l’esercito Ottomano contava circa 140.000 uomini; nella battaglia decisiva – cominciata l’11 settembre e conclusa vittoriosamente il 12 – le forze europee giungevano a 75/80 000 uomini. […] La Lettera è preziosa, anche per la biografia del Valfré: fornisce informazione circa il pellegrinaggio al santuario della Madonna di Oropa, di cui le biografie del Beato non parlano, a quanto ci consta, mentre riportano spesso – come esempio della devozione di P. Sebastiano alla Vergine Oropense – l’episodio della “lettera alla Madonna” che il P. Valfré scrisse e consegnò alla sua penitente, serva di Dio Anna Maria Emanuelli, che si recava al sacro Monte, al principio di settembre del 1671, con alcune dame torinesi”. 

Riproduciamo lo studio del can. Bessone.