Pubblicazione su P. Guzzetta, C.O.

A cura di Pietro Manali, e con una nota bio-bigliografica di Matteo Mandalà, esce la ristampa della “Vita di Padre Giorgio Guzzetta”, di Giovanni D’Angelo (1798). L’edizione (edit. Sciascia, Caltanisetta-Roma, 2009) è iniziativa dell’Unione dei Comuni “Besa” (Contessa Entellina, Piana degli Albanesi e S. Cristina Gela), dell’Eparchia di Piana degli Albanesi e di Enti pubblici e privati, che hanno voluto in tal modo ricordare il 250.mo anniversario della morte del servo di Dio. 

Il P. Procuratore Generale ha espresso all’Ecc.mo mons. Sotir Ferrara, Eparca di Piana degli Albanesi, i rallegramenti dell’Oratorio e Sua Eccellenza ha assicurato che il libro sarà inviato – come dono dell’Unione dei Comuni – alle Case Oratoriane dell’Italia.

Già membro dell’Oratorio di Palermo e fondatore di quello greco-bizantino di Piana, Padre Giorgio Guzzetta (1682-1756) morì a Palermo e fu sepolto nella chiesa oratoriana di S. Ignazio all’Olivella, dove le sue spoglie incorrotte sono rimaste fino al 1954, quando furono trasferite nella Cattedrale di Piana.

E’ la personalità più importante della comunità italoalbanese di Sicilia: “la più alta personalità che sia mai stata in grado di esprimere, ad oggi, la comunità italoalbanese di Sicilia”, come scrive nella Presentazione del volume la Presidente dell’Unione Comuni. 

La sua figura e le sue opere hanno evidenziato il grande contributo di idee per mezzo delle quali si è sviluppato il processo di costruzione di identità che ancora oggi conferisce agli Italoalbanesi un’immagine nitida della loro singolare e straordinaria presenza plurisecolare in Italia. La sua azione intellettuale ed ecumenica, dispiegatasi nel corso di una stagione di grande rilievo storico-culturale come il Settecento, riveste vitale importanza per la comunità siculo-albanese, per la Chiesa siciliana e per l’Europa del tempo. 

La ristampa del volume di Giovanni D’Angelo, con la speranza, non nascosta, che essa possa offrire un contributo alla sua Causa di Beatificazione, mira a far conoscere ad un pubblico più ampio la figura, l’opera e le idee del servo di Dio per il loro notevole significato che la vita di P. Guzzetta riveste sul piano morale storico, culturale e religioso, come ha evidenziato, nel 2007, il Convegno “Padre Giorgio Guzzetta e la cultura del suo tempo”. 

La Chiesa italoalbanese invoca la glorificazione di questo suo figlio con la seguente preghiera:

Benedetto sei Tu, Signore, Dio dei Padri nostri, perché hai suscitato nella Tua Chiesa il Tuo Servo Padre Giorgio Guzzetta, consacrato di spirito profetico e pieno di carità apostolica a favore del tuo popolo. Umilmente ti supplichiamo di volerlo glorificare sulla terra, affinchè possiamo invocarlo nostro intercessore presso il tuo celeste trono. Per le misericordie di Gesù Cristo, tuo unigenito Figlio, col quale sei benedetto insieme al Tuttosanto, Buono e Vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amin

Intervista al Presidente del Pontificio Comitato di scienze storiche

Nel presentare i principali passi dell’intervista recentemente rilasciata dal Presidente del Pontificio Comitato di scienze storiche al quotidiano della Santa Sede, abbiamo chiesto al P. Procuratore Generale della Confederazione di introdurne la lettura. 

P. Edoardo A. Cerrato ci ha detto:

«Rinnovo, innanzitutto, al Rev.mo Abate Bernard Ardura – che nel 2007 presiedette in S. Maria in Vallicella una S. Messa in ricordo del Ven. Baronio, essendo impossibilitato ad intervenire, per improvvisi impegni, l’allora Prefetto del Pontificio Consiglio per la Cultura, Em.mo Sig. card. Paul Poupard – le felicitazioni già a suo tempo espresse per la nomina a Presidente del Pontificio Comitato di scienze storiche. Sono certo che con il nuovo Presidente continuerà nei confronti dell’Oratorio di S. Filippo la benevolenza che per lunghi anni ha testimoniato il suo predecessore, Rev.mo mons. Walter Brandmüller, che spesso abbiamo avuto discreto quanto apprezzato ospite in diverse iniziative della “Chiesa Nuova”.

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Notizie dall’Oratorio di Villa Alemana – Cile

Il P. Procuratore Generale esprime alla Congregazione di Villa Alemana la fraterna vicinanza della Famiglia Oratoriana nella terribile situazione determinata dal terremoto che ha colpito la Nazione cilena.
Riportiamo un messaggio di P. Roberto Pinto, Preposito dell’Oratorio, inviato non appena si sono potute ristabilire le comunicazioni.

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Festa nell’Oratorio di México-N. Sra. de la Pa

Con un anno ricco di numerose iniziative apostoliche – di cui dà notizia il sito (oratoriosanfelipeneri.com.mx) – la Congregazione dell’Oratorio di México-N. Sra. de la Paz si è preparata a celebrare solennemente, il prossimo 26 marzo, il XV anniversario della propria fondazione canonica. 

Il P. Procuratore Generale esprime con la Lettera che riportiamo profonda soddisfazione per la preparazione che i Padri hanno condotto nel corso dell’anno, incoraggiante segno di quanto essi amino la vocazione oratoriana e la percepiscano come un dono prezioso per sé e per la Chiesa; ed annuncia la propria partecipazione alla festa solenne che celebrerà l’anniversario nel giorno stesso in cui egli consegnò, quindici anni orsono, il Rescritto Apostolico di fondazione della nuova Congregazione, la prima eretta durante il suo mandato. 

Al M. R. P. Ricardo Álvarez Pérez, Preposito della Congregazione, il P. Procuratore Generale rivolge anche da questo sito il più fraterno augurio di guidare la Congregazione con lo spirito con cui l’ha amata e servita in questi quindici anni di vita, ricchi di ammirevoli opere apostoliche e di amore sincero per l’Oratorio di Padre Filippo. A tutta la comunità dei Padri e all’Oratorio Secolare l’augurio di continuare con sempre nuovo entusiasmo il cammino sulla “via” tracciata dal “Profeta della gioia cristiana”.

PROCURA GENERALIS 
CONFOEDERATIONIS ORATORII S. PHILIPPI NERII
Via di Parione, 33 00186 ROMA

Al Muy Rvdo. P. RICARDO ÁLVAREZ PÉREZ, C. O. 
Prepósito de la Congregación del Oratorio-Nuestra Señora de la Paz.

MÉXICO, D. F.
Roma, 1 de marzo de 2010

Muy Rvdo. P. Prepósito; amados Padres: 

No pueden ustedes imaginarse el gusto que tuve al conocer que a lo largo de un año la Comunidad de los Padres, el Oratorio Secular y los fieles de la Parroquia se han preparado a celebrar el XV aniversario de fundación canónica de la Congregación de San Felipe Neri-Nuestra Señora de la Paz.

Les agradezco la invitación que me han hecho llegar para que les acompañe en la fiesta del 26 de marzo, día en el cual ya en 1995 tuve la alegría de entregarles el Rescripto Apostólico con el cual el venerable Juan Pablo II se dignó erigir la nueva Congregación.

Como ya presencié con ustedes hace cinco años la celebración del X aniversario, Dios mediante los visitaré también con mucha gratitud en esta ocasión. Ustedes mismos saben, en efecto, cuánto cariño le tengo a su Congregación, la primera que se fundó desde el día que inició mi cargo de Procurador General de la Confederación.

El XV aniversario acontece en el Año Sacerdotal que Su Santidad Benedicto XVI ha dedicado a la Iglesia para que los sacerdotes tomemos conciencia siempre más fuerte que nuestra fidelidad hunde sus raíces en la fidelidad a Jesucristo.

De esta fidelidad, cómo olvidar a un especial testigo para nosotros. Estamos viviendo el Año Jubilar del Bto. Sebastián Valfré, cofundador del Oratorio de Turín y primero de los discípulos de San Felipe Neri inscrito por la Iglesia entre los Beatos, el cual terminó su vida terrena hace tres siglos, el 30 de enero de 1710. El P. Sebastián, “padre de los pobres” como fue llamado aun en vida, resplandece a nuestros ojos como maravilloso testigo de la vocación oratoriana, imagen del perfecto sacerdote totalmente entregado al ministerio. Resplandece a nuestros ojos como maravilloso testigo de la vocación oratoriana, ícono del perfecto sacerdote totalmente entregado al ministerio.

Y cómo poder olvidar otra figura de excelente discípulo del Padre Felipe, el cardenal John Henry Newman que en este año tendremos la alegría de verlo elevado a la gloria de los altares.
Nuestros santos, con la fuerza de su testimonio, nos hablan de la belleza del don de Dios que hemos recibido en la ordenacion sacerdotal y del don de la vocación oratoriana en la cual nuestra misión se cumple. 

Recordar los quince años de vida del Oratorio de Nuestra Señora de la Paz es, para ustedes, motivo para agradecer, ante todo, por estos dones y pedirle al Señor que les ayude a seguir adelante con el entusiasmo que viene de la fe.

A este agradecimiento, en comunion de oración, me uno muy cordialmente, en el nombre de toda la Confederación Oratoriana.

Me permito reiterarles, amados hermanos, las felicitaciones que en el X aniversario les expresé, pero ahora con convicción fortalecida por lo que se ha cumplido en este último lustro: 

La Comunidad, aún conociendo las dificultades propias de cada joven Oratorio que se pone en marcha, ha hecho un buen camino de formación y ha crecido con nuevas vocaciones; el trabajo pastoral de la Congregación se ha intensificado hasta merecer el aplauso público de la Arquidiócesis de México; el Oratorio Secular, activo desde el principio, ha tenido un notable desarrollo; la casa de la Comunidad ha sido construida grande y hermosa, con el amor filipense hacia la propia Familia; el templo del Oratorio ya surge y numerosas capillas, en el sitio de la gran Parroquia confiada a la Congregación, manifiestan a todos el celo de los Padres para el bien del pueblo cristiano y la adhesión, conforme al estilo de decoro y de belleza que el Padre Felipe nos dejó como herencia. La Comunidad, además, ha dado buen testimonio del amor oratoriano también por la cultura, permitiendo a sus miembros conseguir un válido nivel en los estudios teológicos, coronados por los grados académicos en la Pontificia Universidad de México.

Por todo esto me lleno de felicidad y les doy las gracias, queridísimos Padres, mientras tengo la alegría de entregarles el Rescripto de la Penitenciaría Apostólica, con la cual Su Santidad Benedicto XVI concede Indulgencias para enriquecer las celebraciones del 26 de marzo, junto al pergamino de la Bendición Apostólica que el Santo Padre les imparte a todos ustedes, con paternos deseos de feliz crecimiento en su entrega al Señor en la “vida del Oratorio”.

Pregustando el placer de estar con ustedes, les saludo con mucho cariño y les aseguro que ya estoy rezando aquí, en el templo romano de Santa María en Vallicella, a la Santísima Virgen Madre del Oratorio y a Nuestro Padre San Felipe, en el altar donde su cuerpo bendito nos sigue hablando del espíritu y del carisma oratoriano.

En el Corazón de Cristo y de Felipe, nuestro Padre,
de Sus Reverencias me quedo afectísimo.

Edoardo Aldo Cerrato, C.O.
Procurador General