Che cos'è l'Oratorio?


E’ l’ “invenzione” di San Filippo Neri, il quale, divenuto prete dopo aver vissuto come laico cristiano per 36 anni, vide fiorire intorno a sé un gruppo sempre più numeroso di persone che cercavano nel suo ministero sacerdotale la guida per un cammino essenziale di vita cristiana.

L’Oratorio non nacque, dunque, come un progetto di comunità, né come un programma di iniziative: la comunità si sviluppò e le iniziative presero corpo non da un’idea ma da una vita: la vita del prete Filippo, ricca di umanità ed aliena da ogni forma di clericalismo, plasmata dal fuoco dello Spirito Santo che gli ardeva nel cuore,  stupendamente donata senza risparmio di tempo; e la vita dei suoi amici, perché tali per Padre Filippo erano i “fedeli”: una vita che cresceva e si sviluppava dando origine, nella comunione con Dio, ad una “amicizia cristiana” che è la comunione ecclesiale.

L’Oratorio, benché canonicamente istituito dalla Chiesa nel momento stesso in cui Essa riconosce la Congregazione dei preti posti al servizio dell’Oratorio, non ha i caratteri di un’associazione: non ha registro di iscritti, né statuti che impongano obblighi particolari. E’ un gruppo di amici che, seguendo nella Chiesa le orme di P. Filippo, vivono la presenza di Cristo, desiderosi di darne testimonianza, animati da quella gioia, da quel gusto di vivere” che è il “centuplo” promesso da Cristo, già in questo mondo, a coloro che lo accolgono. L’Oratorio è una comunione che si esprime nella preghiera, nella partecipazione alla vita sacramentale della Chiesa, nell’aiuto fraterno a crescere nelle virtù, e  in tutte quelle opere che la fede, la speranza e la carità cristiana producono nell’ambito  della libertà dei figli di Dio.

Invitarvi a partecipare all’Oratorio non è un invito a “iscrivervi” a qualcosa: è la proposta di un cammino insieme sull’unica Via che è Cristo.

Ci diceva, nell’Anno Santo 2000, Papa Giovanni Paolo II:

 <<Il vostro movimento spirituale, che trae origine da San Filippo Neri, ha l'intento di rispondere fedelmente alla missione di sempre: condurre l'uomo all'incontro con Gesù Cristo "Via, Verità e Vita", realmente presente nella Chiesa e «contemporaneo» di ogni uomo. Tale incontro, vissuto e proposto da San Filippo Neri in modo originale e coinvolgente, porta a diventare uomini nuovi nel mistero della Grazia, suscitando nell'animo quella «gioia cristiana» che costituisce il «centuplo» donato da Cristo a chi lo accoglie nella propria esistenza. Favorire un personale incontro con Cristo rappresenta anche il fondamentale «metodo missionario» dell'Oratorio. Esso consiste nel «parlare al cuore» degli uomini per condurli a fare un'esperienza del Maestro divino, capace di trasformare la vita. Ciò si ottiene soprattutto testimoniando la bellezza di un simile incontro, da cui il vivere riceve senso pieno. E' necessario proporre ai «lontani» non un annuncio teorico, ma la possibilità di un'esistenza realmente rinnovata e perciò colma di gioia. Ecco la grande eredità ricevuta dal vostro Padre Filippo! Ecco una via pastorale sempre valida, perché iscritta nella perenne esperienza cristiana!

Faccio voti che l'Oratorio, ponendosi al servizio degli uomini con semplicità d'animo e letizia, sappia manifestare e diffondere tale metodo spirituale in maniera sempre più attraente ed efficace. Potrà così offrire una coerente ed incisiva testimonianza, vivendo in pienezza il fervore delle origini e proponendo agli uomini di oggi un'esperienza di vita fraterna fondata principalmente sulla realtà, accolta e vissuta, della comunione soprannaturale in Cristo.

Tale impegno condurrà i Sacerdoti a privilegiare, com'è nella vostra tradizione, il ministero delle Confessioni e l'accompagnamento spirituale dei fedeli, per rispondere pienamente al vostro carisma ed alle attese della Chiesa. Essi aiuteranno in tal modo i laici appartenenti agli Oratori secolari a comprendere l'essenziale valore dell'essere "christifideles", alla luce dell'esperienza di San Filippo che, riguardo al laicato, anticipò idee e metodi che si sarebbero rivelati fecondi nella vita della Chiesa.

Vi sarà di grande sostegno anche la tradizionale sensibilità degli Oratoriani per l'arte e la cultura, vie particolarmente idonee per una significativa presenza evangelizzatrice>>.