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Nuovo anno dell’Oratorio Secolare di Roma

Roma, 17 ottobre
2011
L’Incontro dell’Oratorio in Musica sul
tema: “Non vi chiamo più servi, ma amici!” inaugura in Chiesa Nuova
il cammino delle attività annuali dell’Oratorio Secolare di Roma con
un filiale omaggio al Santo Padre Benedetto XVI in occasione del suo
60° di Sacerdozio. I testi proposti alla meditazione sono di Papa
Benedetto, le musiche di Vivaldi e di Bach, eseguite dalla Accademia
Musicale San Pietro.
Il P. Procuratore Generale presiede
l’incontro, rivolgendo ai presenti, tra cui Em.mi Signori Cardinali,
Ecc.mi Prelati della Curia Romana ed Ecc.mi Ambasciatori, queste
parole di benvenuto.
«L’Oratorio in musica che apre il
cammino annuale dell’Oratorio Romano – a quattro secoli e mezzo
ormai da quando esso nacque nella semplicità della “stanziola” di
Padre Filippo – ci riporta alla gioiosa circostanza che nel giugno
scorso abbiamo vissuto, festeggiando il Sessantesimo anniversario
della Ordinazione sacerdotale del Santo Padre Benedetto XVI.
Attestazione di filiale venerazione per il Pastore della Chiesa
Universale che, qui a Roma, è nostro amato Vescovo, questo Oratorio
propone alla riflessione, attraverso testi del Santo Padre, la
ricchezza e la profondità del Suo alto Magistero, accompagnati dalla
musica, arte a Lui tanto cara, della quale scrisse: “Ringrazio Iddio
per avermi posto accanto la musica quasi come una compagna di
viaggio, che sempre mi ha offerto conforto e gioia”; “Sono convinto
che la musica sia veramente il linguaggio universale della bellezza,
capace di unire fra loro gli uomini di buona volontà su tutta la
terra e di portarli ad alzare lo sguardo verso l’Alto e ad aprirsi
al Bene e al Bello assoluti, che hanno la loro ultima sorgente in
Dio stesso”.
Dal nostro incontro sale dunque verso l’amato Vicario di Cristo
l’omaggio della Famiglia Oratoriana, che affidiamo in particolare
agli Eminentissimi Signori Cardinali presenti perché si facciano
interpreti presso il Santo Padre della devozione di tutti noi.
Ci è caro ricordare questa sera, con il Santo Padre BenedettoXVI,
anche alcuni suoi immediati predecessori la cui memoria liturgica o
anniversaria abbiamo celebrato o stiamo per celebrare.
Il 9 ottobre scorso ricorreva l’anniversario della pia morte del
Pastor Angelicus Pio XII che tanti legami ebbe con questa chiesa
oratoriana fin da fanciullo, come Egli si compiacque di ricordare
più volte ai Padri dell’Oratorio. Qui, in Chiesa Nuova, Eugenio
Pacelli fu chierichetto e alunno di catechismo e poi, da sacerdote –
finché glielo consentirono gli impegni – venne a celebrare e a
confessare in quel confessionale laggiù, segnato dalla targa che ne
tramanda la dolce memoria.
L’11 ottobre cadeva la memoria liturgica del beato Giovanni XXIII,
frequentemente presente in “Chiesa Nuova” negli anni della sua
giovinezza sacerdotale, quando si iscrisse anche all’Oratorio
Secolare. Alla vigilia del Conclave da cui sarebbe uscito Successore
di Pietro, venne a pregare san Filippo e il ven. Cesare Baronio, di
cui era devoto al punto da assumere, come motto episcopale, il
baroniano “Oboedientia et pax”; e vi venne ancora da Pontefice, con
una imprevista visita, mentre si trovava a passare in Corso Vittorio
Emanuele.
Fra pochi giorni, il 22 ottobre celebreremo, per la prima volta, la
memoria liturgica del Beato Giovanni Paolo II, che nelle sue due
visite alla “Chiesa Nuova” ci lasciò meravigliosi profili
dell’Apostolo di Roma e ne propose vivacemente l’attualità.
Anche nel ricordo di questi grandi Pontefici Romani, ci stringiamo
questa sera al Santo Padre Benedetto XVI, con la medesima fedeltà a
Pietro, consegnataci dalla più fervida tradizione dell’Oratorio, e
diciamo per il nostro amato Pastore; “Dominus conservet eum et
vivificet eum et beatum faciat eum in terris et non tradat eum in
manibus inimicorum eius”». |